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Scoprite la nostra selezione degli indirizzi più belli della Francia per un pranzo in terrazza con gli amici o i colleghi

Il sole splende, l’aria è mite e niente sembra essere più piacevole di un pranzo in un ristorante con terrazza in compagnia di amici o colleghi. Noi di Teritoria sappiamo quanto sia importante trovare la cornice perfetta per questi momenti di convivialità. Ecco perché abbiamo selezionato alcune delle più belle terrazze della regione, perfette per pranzare in buona compagnia.

La Maison des Vignes – Vicino a Bordeaux e Saint-Émilion

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Situato nel cuore dei vigneti di Bordeaux, il ristorante La Maison des Vignes dello Château Fage vanta una magnifica terrazza con vista ininterrotta sulle vigne. È il luogo perfetto per un pranzo tranquillo e gourmet in compagnia di amici o colleghi.

  • Ambiente idilliaco: circondato da vigneti, questo castello offre un ambiente incantevole e rilassante.
  • Cucina autentica e tradizionale: i piatti sono preparati con prodotti locali e di stagione che mettono in risalto la ricchezza del territorio di Bordeaux.
  • Atmosfera: il servizio attento e l’accoglienza calorosa rendono l’esperienza indimenticabile.

Ilura – Saint-Jean-de-Luz

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Situato a Saint-Jean-de-Luz, l’hotel La Réserve e il suo ristorante Ilura offrono una terrazza con un’eccezionale vista panoramica sull’Oceano Atlantico. È il luogo ideale per un pranzo in stile basco in riva all’oceano.

  • Vista sull’oceano: seduti comodamente potete vedere Biarritz in lontananza, la punta Sainte-Barbe e soprattutto l’oceano…
  • Cucina fantasiosa: gli chef del ristorante Ilura propongono una cucina innovativa e gustosa basata sull’utilizzo di prodotti locali.
  • Atmosfera rilassante: L’ambiente raffinato e il servizio rendono ogni visita un momento fuori dal tempo.

L’Auberge du Cheval Blanc – Selles-Saint-Denis

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L’Auberge du Cheval Blanc, situato a Selles-Saint-Denis nella regione della Sologna, è un’antica locanda del XVII secolo trasformata in hotel-ristorante. Questa struttura autentica offre una cucina raffinata dello chef Ludovic Poyau, che mette in mostra i prodotti regionali in un ambiente suggestivo.

  • Ambiente rustico e verdeggiante: La terrazza, circondata dal verde e dall’architettura tradizionale, offre un contesto di pace e serenità.
  • Cucina regionale inventiva: lo chef prepara piatti creativi utilizzando prodotti e spezie locali.
  • Ambiente caldo: un ambiente e un’accoglienza che favoriscono il relax.

Le restaurant du Moulin de Fourges

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Con la sua terrazza lungo le rive del fiume Epte, il ristorante Moulin de Fourges è un ambiente piacevolmente bucolico. A metà strada tra Parigi e Rouen, rappresenta la Normandia in tutto il suo splendore. Una piccola e moderna guinguette dove potete gustare un pasto con amici o colleghi.

  • Un ambiente naturale e tipico: la terrazza è circondata dal verde e dal fiume, offrendo uno scenario tranquillo e rigenerante.
  • La Normandia è protagonista: i piatti sono autentici e gourmet e valorizzano i prodotti locali e di stagione.
  • Atmosfera tranquilla: l’ambiente rilassante e il servizio attento rendono ogni pranzo un’esperienza indimenticabile.

L’Odas – Rouen

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Situato ai piedi della maestosa Cattedrale di Notre-Dame a Rouen, in Normandia, il ristorante L’Odas è intimamente circondato da un ambiente verde, tranquillo e piacevole. È una vera delizia sedersi sulla terrazza e assaporare le creazioni degli chef Olivier Da Silva e Suzanne Waymel. In perfetta sintonia con il nome del ristorante, lo chef offre ai suoi ospiti la possibilità di assaggiare un menù alla cieca, per un’esperienza culinaria unica…

  • Un ambiente intimo ed elegante: La terrazza de L’Odas, immersa nel verde, ma moderna, offre uno spazio sereno e affascinante in cui rilassarsi.
  • Una cucina inventiva e raffinata: i piatti, creati con cura dagli chef, sono a base di prodotti freschi e locali per un’esperienza di gusto eccezionale.
  • Atmosfera accogliente: l’ambiente rilassante e il servizio attento lo rendono un luogo ideale per pranzare e staccare la spina.

Le Bistrot de Lyon – Lione

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Le Bistrot de Lyon, situato nel cuore di Lione, è un’istituzione culinaria che incarna lo spirito della gastronomia lionese. Questa storica struttura vi invita a scoprire i suoi famosi “soffitti del fornaio”, la sua terrazza dal fascino tipicamente francese e a gustare piatti tradizionali in un’atmosfera autentica.

  • Ambiente da bistrot: la sua terrazza è l’ambiente perfetto per un pranzo con amici o colleghi. In un’atmosfera tipica da bistrot.
  • Cucina inventiva: i piatti sono preparati in modo creativo, valorizzando i prodotti locali.
  • Atmosfera accogliente: un servizio attento e un’accoglienza calorosa rendono il pranzo perfetto.

L’Ecole – Olargues

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L’Ecole, situata nel pittoresco borgo di Olargues in Occitania, è una maison d’hôtes con ristorante, unica nel suo genere. Questo luogo incantevole, immerso nella natura, offre un’esperienza autentica che unisce arte, gastronomia e serenità. La terrazza che si affaccia sul borgo offre una vista panoramica e un ambiente eccezionale in cui gustare piatti raffinati preparati con prodotti locali e di stagione.

  • Ambiente naturale e pittoresco: la terrazza, con la sua vista mozzafiato sul borgo di Olargues, è un’oasi di pace.
  • Cucina locale e creativa: i piatti sono a base di prodotti locali e di stagione, preparati con un tocco creativo.
  • Atmosfera rilassante: l’ambiente rilassante e il servizio attento rendono ogni pasto un’esperienza indimenticabile.

Château Beaupin, Le Vivier – Marsiglia

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Nel quartiere di Marseilleveyre, ai piedi delle colline e lontano dal chiasso del centro città, lo Château Beaupin ha voluto che il ristorante Le Vivier gestisse la sua terrazza. La cucina all’aperto in un ambiente sontuoso è una forma d’arte a Marsiglia. Il ristorante Beaupin by Le Vivier offre una cucina classica esaltata dagli aromi fumosi del braciere. Un momento senza tempo da assaporare con gli amici o i colleghi.

  • Ambiente storico e naturale: la terrazza, circondata dal verde del parco dello Château Beaupin, offre un ambiente tranquillo ed elegante nel cuore di un edificio del XIX° secolo.
  • Gastronomia raffinata: i bracieri all’aperto esaltano la carne e il pesce fresco preparati dallo chef, utilizzando prodotti locali di alta qualità.
  • Atmosfera rilassata: l’ambiente rilassante della terrazza e il servizio attento garantiscono un’esperienza culinaria memorabile, perfetta per rilassarsi nel cuore della natura.

Brasserie Baroche – Parigi

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Proprio nel cuore di Parigi, la Brasserie Baroche sprigiona l’“aria parigina”. Con una vivace terrazza tipica della Ville Lumière, è perfetta per un pranzo con amici o colleghi. Nel menù, autentica cucina francese in un’atmosfera da bistrot.

  • Atmosfera parigina: la terrazza si affaccia sulle vivaci strade di Parigi, ideale per un pranzo conviviale.
  • Cucina francese: i piatti tradizionali sono preparati con ingredienti locali e di qualità, per un’esperienza gourmet.
  • Esperienza dinamica: l’atmosfera è vivace e calda, perfetta per un pranzo con amici o colleghi.

Le Panoramique – Rolleboise

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Una terrazza che sovrasta l’area circostante, affacciata sui meandri della Senna. Un ambiente semplicemente idilliaco per un pranzo. Le Panoramique mette in mostra i prodotti locali con un approccio di natura locale: capesante della Baia della Senna, agnello ruspante proveniente da allevamenti limitrofi e piccoli frutti e verdure di produttori locali. Il risultato è una cucina fresca, con ricette ricche di gusto e sapore.

  • Ambiente idilliaco: come dice il nome, la terrazza è un’oasi di pace con viste mozzafiato.
  • Cucina stellata: con la sua stella Michelin, il ristorante promette sapori raffinati e prodotti regionali.
  • Atmosfera rilassante: Pace e tranquillità, due parole che descrivono perfettamente il luogo.

Che siate alla ricerca di una vista mozzafiato, di un’atmosfera bucolica o di una cucina raffinata, le terrazze dei nostri partner di Teritoria offrono un’ampia gamma di scelte per un pranzo indimenticabile. Ognuno di questi indirizzi è un momento di condivisione, un invito alla convivialità per un’esperienza dall’impatto positivo.

Noi di Teritoria, dal 1975 coltiviamo il gusto per il viaggio e l’ospitalità. Le nostri maisons sono luoghi dove puoi incontrare persone e scoprire qualcosa di nuovo, dove potete apprezzare al massimo i prodotti locali e dove perpetuare la nostra passione per un’accoglienza calda e autentica. Oggi siamo 430 albergatori e ristoratori in Europa, con la Responsabilità di un’ospitalità sincera e sostenibile.

Alla ricerca di altre ispirazioni e consigli per la vostra prossima fuga? Iscrivetevi alla nostra newsletter e scoprite la nostra boutique online.

Weekend in Bretagna: due hotel-ristoranti gourmet da scoprire

Volete organizzare un weekend gastronomico in Bretagna? Seguire la guida.

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L’Odet, il fiume costiero della Bretagna lungo 62,7 km, è un tesoro di meraviglie. Navigare lungo le sue sponde o seguire il suo corso su strada può offrire una ricchezza di scoperte. La Villa Tri Men, vicino al Parco Botanico Cornouaille, con il suo parco di 4 ettari attraversato dal fiume, è uno di quei momenti che si desidera immortalare.

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Quando si sceglie di soggiornare in questo prestigioso edificio, tipico dell’architettura balneare della fine del XIX secolo, si sa di entrare nella storia. È questo patrimonio eccezionale che Anne Le Morvan, la padrona di casa di questi luoghi magici, vi invita a condividere. Con sistemazioni di alta gamma, tra cui camere con viste magnifiche, il mare vicino e la freschezza e la bellezza del suo parco, proverete una gamma di emozioni completamente nuova.

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Sul fronte gastronomico, Frédéric Claquin, chef stellato del ristorante Trois Rochers, delizierà i buongustai con la sua cucina sincera a base di pesce.

Al mattino potrete gustare un’abbondante colazione continentale (a base di prodotti freschi locali) dalla terrazza con vista sul mare, una vera delizia per gli occhi e per le papille gustative!

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Il sito di Carnac è una tappa obbligata della baia di Quiberon. Questo sito, che contiene più di 2.900 menhir, è una testimonianza della nostra storia. L’omonima località balneare apre le sue porte e la sua costa ai viaggiatori in cerca di autenticità.

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L’Hôtel du Tumulus è situato sul punto più alto di Carnac e offre un ambiente unico con una vista mozzafiato su Quiberon e le sue isole. Per il vostro comfort, ci sono 29 camere e suite di charme, un’area benessere con massaggi e spa… e una piscina all’aperto per il vostro divertimento, perfetto per il tuo weekend in Bretagna.

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Per quanto riguarda i ristoranti, a Le Tumulus, la Table remarquable di Alain Ducasse, lo chef Jérôme Berthelot mette a frutto tutto il suo talento. Offre una cucina fresca e inventiva, fortemente influenzata da prodotti freschi, locali e di stagione. Anche la colazione in loco è particolarmente abbondante, con prodotti freschi e una gamma di torte e dolci.

Inserto di Delphine Cadilhac per la rivista di lifestyle Teritoria, le Mag

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Gel doccia con verdure e frutta: l’idea “innocua” di un marchio storico di saponi piacque ad Arnaud Fourel vent’anni fa, quando lavorava per un’importante maison di moda. Questo ha rafforzato il suo crescente desiderio di creare un marchio che promuovesse le piante dalle virtù dimenticate della sua terra natale, la Bretagna, e i cui principi attivi non provenissero dai confini del mondo. Insieme all’amico Jeremias Martins, direttore amministrativo e finanziario di un’importante azienda, si rivolse a un rinomato esperto di formulazione, che fu conquistato dal loro desiderio di reinterpretare l’erboristeria bretone in una gamma di prodotti cosmetici biologici.

Nel 2008, Nominoë – che prende il nome da uno dei primi re di Bretagna – ha presentato i suoi primi prodotti idratanti e detergenti certificati Ecocert, progettati nei laboratori bretoni. Finocchio marino antiossidante, ginestra lenitiva, cardo delle dune rassodante, grano saraceno nutriente, alga bruna purificante… Tutti in texture finissime, non grasse e con il delicato profumo del fiore di ginestra. Si tratta di texture sensoriali realizzate con cura, con una miscela ben bilanciata di materie prime – una sfida nella cosmesi biologica, dove il settore, agli albori, si scontrava con formule a volte instabili e fragranze troppo presenti.

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Anche il packaging rende omaggio alle sue radici: bianco e nero come la bandiera bretone; un triskel, un simbolo celtico rivisitato qui con le piante per evocare le tre età della vita; un bordo giallo che richiama il colore delle ginestre, delle cerate e degli stivali bretoni. Da allora il Brand, che rimane indipendente e possiede ancora le sue formule, ha sviluppato la sua gamma per il viso e per il corpo, rivisitando uno dei suoi prodotti di punta per la cura della pelle. La Crema Fluida Idratante, concentrata in acqua floreale di finocchio marino. Nell’antichità, i marinai portavano con sé quest’acqua per combattere lo scorbuto.

Il trattamento emblematico

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Lanciata agli albori del marchio, la schiuma detergente rimane sul gradino più alto del podio, acclamata per la sua finitura non secca e per la sua capacità di eliminare le piccole imperfezioni. Leggera, alcuni uomini la usano persino come schiuma da barba!

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I nostri indirizzi lungo il Tour de France

Il Tour de France torna anche quest’anno ad attraversare alcune delle regioni più belle di Francia. A ogni tappa, migliaia di appassionati si riuniscono per vivere l’atmosfera unica della Grande Boucle. Per accompagnare questo momento sportivo e festoso, Teritoria ha selezionato per voi una serie di hotel e ristoranti della nostra commmunity situati nei pressi delle città tappa. In questo articolo troverete gli indirizzi ideali per fare una sosta di gusto, riposo e scoperta lungo tutto il percorso.

Quest’anno il Tour de France resta entro i confini francesi. La Grande Boucle prende il via da Lille il 5 luglio e riparte da Dunkerque il 7 luglio.

La Laiterie, a Lambersart, vicino a Lille

All’incrocio tra Avenue de l’Hippodrome e Avenue du Colysée, La Laiterie propone un viaggio culinario in nove tappe: un’esperienza gourmet perfetta per aspettare il passaggio dei ciclisti a Lambersart nel pomeriggio.

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la laiterie – gennaio 2022 – © marco strullu
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chef edouard chouteau © marco strullu

A nord di Lille, in un quartiere verdeggiante, il ristorante è un’istituzione dal 1903. In loco, sarete immersi in un’atmosfera accogliente e raffinata, e potrete scoprire piatti gastronomici che esaltano la stagionalità dei sapori, del talentuoso chef Edouard Chouteau.

L’Odas – Ristorante, a Rouen

Dopo l’adrenalina del passaggio del Tour de France a Rouen, l’8 luglio, concedetevi una pausa gourmet da L’Odas.

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L’Odas – Ristorante, a Rouen

Ai piedi della Cattedrale di Rouen, in un’atmosfera intima e accogliente, questo indirizzo vi propone un’esperienza culinaria alla cieca firmata dagli chef Olivier Da Silva e Suzanne Waymel. Questo ristorante stellato è la tappa ideale per scoperte culinarie sorprendenti.

Château de Sully, a Bayeux

Il Tour de France fa tappa a Bayeux il 10 luglio. Per vivere l’evento senza rinunciare al comfort, vi aspetta il Château de Sully — Hôtel-Restaurant, un’elegante residenza del XVIII° secolo classificata quattro stelle. Con le sue 23 camere distribuite tra il castello e la villa, questo indirizzo unisce alla perfezione il ritmo del Tour con il piacere del relax, tra arredi raffinati e atmosfera normanna.

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Le Château de Sully, a Bayeux

In cucina, lo chef Victor Vrignaud reinterpreta la tradizione locale con un tocco moderno, valorizzando i prodotti del mare provenienti dalla costa, a pochi minuti da qui. Un indirizzo che racconta una cucina responsabile, stagionale e creativa.

Château de Bellefontaine, a Bayeux

Per rilassarvi dopo il passaggio dei ciclisti a Bayeux, il Château de Bellefontaine è un indirizzo senza tempo. Questo autentico castello del XVIII° secolo, circondato da fossati e da un maestoso laghetto per i cigni, offre un soggiorno immerso nella natura. Le sue venti camere, affacciate sulla campagna normanna, uniscono con equilibrio classicismo e modernità.

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Château Bellefontaine, a Bayeux

Qui tutto celebra la natura, anche il menù del ristorante. I piatti, sottili e raffinati, seguono il ritmo delle stagioni e raccontano una cucina ispirata e piena di gusto. Per vivere appieno l’essenza del luogo, il castello mette a disposizione biciclette con cui raggiungere le spiagge della Normandia, il campo da golf o il maneggio poco distante.

Hôtel Le Lion d’Or, a Bayeux

Gli appassionati del Tour de France conoscono bene il celebre peluche del leone consegnato al vincitore della maglia gialla. In attesa dell’arrivo della Grande Boucle, scoprite Le Lion d’Or, un hotel-ristorante quattro stelle tra mare e campagna. In un’atmosfera calda e contemporanea, Aline e Alexandre Matyja accolgono gli ospiti con attenzione e cura. Le 34 camere e suite offrono ogni comfort, mentre lo chef Thomas Busnoult propone una cucina fusion creativa al ristorante La Table du Lion.

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La Table du Lion, al Lion d’Or, a Bayeux

Seguendo il percorso dei ciclisti si arriva sulle coste bretoni, dove paesaggi e atmosfere svelano tutto il loro fascino. L’11 luglio, il Tour de France collega Saint-Malo a Guerlédan: avete già scelto da dove seguire la tappa?

Le Château Colombier — Hôtel-Restaurant

A soli 5 minuti dalle spiagge di Saint-Malo, Le Château Colombier- Hôtel-Restaurant conquista subito con la sua facciata rosa e sei ettari di parco in fiore. Questa malouinière del XVIII° secolo unisce con equilibrio eleganza d’epoca e comfort contemporaneo. Le 15 camere, intime e raffinate, riflettono la stessa armonia che si ritrova nella cucina: un incontro riuscito tra sapori asiatici e prodotti locali.

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Le Château Colombier — Hôtel-Restaurant, a Saint-Malo

Oltre alle passeggiate sul lungolago o lungo la spiaggia, nei dintorni si trovano anche un centro termale, un maneggio e un campo da golf. Sokha e Nicolas Le Bouvier coltivano con discrezione l’atmosfera rilassata del luogo, ideale per staccare davvero.

Py-r Restaurant, a Tolosa

Il 15 luglio, le squadre del Tour de France si fermano a Tolosa per la giornata di riposo: approfittatene anche voi per scoprire i nostri indirizzi gourmet nella “Ville Rose”. A pochi passi dal Pont-Neuf, lo chef Pierre Lambinon propone un percorso creativo fatto di assaggi sorprendenti, in un’atmosfera vivace e luminosa. Al Py-r Restaurant, le erbe dell’orto, il pesce e i frutti di mare locali e di stagione sono i protagonisti di una cucina raffinata quanto l’eleganza essenziale della sala.

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tavoli sotto le volte del py-r restaurant, a tolosa
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pierre lambinon chef del py-r restaurant, a tolosa

Le due stelle Michelin e i due cappelli Gault et Millau lo confermano: è un indirizzo imperdibile per un’esperienza unica!

Hôtel du Château & SPA, a Carcassonne

Seguire il Tour de France è anche un modo per riscoprire i grandi monumenti francesi. Tra questi, Carcassonne spicca con la sua straordinaria città medievale, cuore dell’Occitania. Per immergervi in questo scenario unico, l’Hôtel du Château & Spa è un rifugio ideale: un quattro stelle elegante ai piedi delle mura, con vista diretta sulla città fortificata, patrimonio UNESCO. Le sue camere, raffinate e accoglienti, offrono un soggiorno all’insegna del comfort e della storia.

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Hotel du Château & SPA, ai piedi della città di Carcassonne

Questo hotel esclusivo offre l’accesso a una SPA ideale per ritrovare energia e benessere dopo una giornata intensa. Tra massaggi rilassanti, trattamenti su misura e ambienti curati, concedetevi una vera pausa rigenerante.

Prima di affrontare le salite del Mont Ventoux, i ciclisti del Tour de France si concedono una giornata di riposo nella luminosa Montpellier. Perché non fare lo stesso con una pausa benessere all’Hotel La Plage, a La Grande Motte? Affacciato sulla costa mediterranea, questa struttura dallo stile essenziale ed elegante si trova a pochi passi dalla sabbia. Le 46 camere e suite, tutte con vista sul mare, offrono comfort e tranquillità. La SPA, i trattamenti estetici, i massaggi e la piscina esterna riscaldata completano un soggiorno all’insegna del relax.

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Al primo piano dell’hotel, per i buongustai il ristorante panoramico L’Essentiel propone una cucina bistronomica che valorizza i prodotti locali e di stagione, firmata dallo chef Mathieu Blanc. Un indirizzo da scoprire per chi ama i sapori autentici in un contesto vista mare.

Il Tour de France sta per finire! Il raduno sugli Champs-Élysées è uno degli eventi sportivi più importanti in Francia. Non c’è niente di meglio di un ristorante gourmet per festeggiare la fine del Grande Boucle.

L’Atelier de Joël Robuchon Étoile, a Parigi

Sull’Avenue des Champs-Élysées, di fronte all’Arco di Trionfo, L’Atelier de Joël Robuchon Étoile porta avanti la tradizione del grande chef. Situato nel seminterrato dello storico Drugstore, propone un’esperienza originale: servire i pasti al banco. Un modo per osservare da vicino il lavoro dello chef Eric Bouchenoire, premiato con una stella Michelin e due toques Gault & Millau. Il suo menù valorizza prodotti locali e di stagione, con una cucina precisa, elegante e ispirata.

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eric bouchenoire, capo chef dell’atelier joël robuchon stellato
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l’atelier joël robuchon étoile, parigi champs-elysées

Per vivere al meglio l’arrivo dei ciclisti sugli Champs-Élysées, scoprite le altre strutture selezionate da Teritoria. Iscrivetevi alla newsletter per restare aggiornati su novità e suggerimenti di viaggio. E non dimenticate il nostro programma fedeltà: gratuito e immediato, vi offre subito il 3% di sconto in oltre 400 hotel e ristoranti Teritoria in Europa, per un anno intero.

Di Émilie FALLOT NGUYEN

Annecy: una fuga nel cuore delle Alpi

Foto di copertina: Via principale di Annecy © Shutterstock /Alberto Garcia Guillen

Giustamente soprannominata la “Venezia delle Alpi”, Annecy affascina con i suoi canali fioriti, il lago cristallino e i vicoli animati. Città d’arte e di storia, unisce cultura, natura e stile di vita in un equilibrio raro. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente in cerca di autenticità, Annecy non lascia indifferenti.

Ecco alcuni luoghi da non perdere, che siate alla vostra prima visita o vogliate scoprire la città più a fondo.

Annecy-le-Vieux: fascino e tranquillità sulle alture

Annecy-le-Vieux è un quartiere storico dal carattere autentico, leggermente decentrato, ma ricco di fascino. Adagiato sulla sponda nord-orientale del lago, offre un’atmosfera tranquilla e residenziale, perfetta per sfuggire al trambusto turistico.

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Vista panoramica di Annecy © Shutterstock / Collezione Maykova

Dalle prime pendici del Monte Veyrier (1.291 m) si gode di un panorama mozzafiato sul lago e sulle Alpi circostanti.

Il Castello di Annecy: testimone di una storia ricca di eventi

Il castello di Annecy, che domina la città vecchia, è stato dichiarato monumento storico nel 1959. Fu residenza dei conti di Ginevra tra il XIII° e il XIV° secolo e ha vissuto molte trasformazioni: da fortezza medievale a caserma durante la Seconda Guerra Mondiale, fino a diventare un sito di restauro del patrimonio. Oggi ospita un museo che combina collezioni permanenti e mostre temporanee, con un’attenzione particolare al cinema d’animazione, di cui Annecy è una delle capitali mondiali.

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il castello di annecy visto dal lago © shutterstock /mira arnaudova
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il castello di annecy © shutterstock / milosk

Dalle mura, la vista sui tetti rossi della città vecchia e sul lago è davvero incredibile.

Il Pâquier e i Giardini d’Europa: il polmone verde di Annecy

Vero e proprio angolo di verde nel cuore della città, il Pâquier è un grande parco alberato in riva al lago, molto amato dagli abitanti di Annecy. Luogo di relax e di incontro, ospita anche importanti eventi locali. Proprio accanto si trovano i Jardins de l’Europe ( I giardini d’Europa di Annecy) , progettati nel XIX° secolo, che mescolano specie secolari ed eleganti sculture. Questo complesso paesaggistico è un’eredità dei duchi di Nemours, che trasformarono l’antica zona paludosa in un raffinato luogo per passeggiare.

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Il parco Pâquier in autunno, Annecy © Shutterstock /Giuseppe Piazzese

Da questi giardini potete salire a bordo delle navette lacustri che vi porteranno alla scoperta del canale del Vassé, dell’Île aux Cygnes, del Pont des Amours e dei quai Jules-Philippe e Napoléon III.

Il lago di Annecy non è solo bello: è anche uno dei laghi urbani più puliti d’Europa. E proprio la qualità dell’acqua, insieme alla varietà dei paesaggi, lo rende un luogo ideale per il tempo libero.

Passeggiata Paul-Louis Servettaz detta “Albigny”: tra spiaggia e parco alberato

La passeggiata che collega il parco dell’Impérial alla spiaggia di Albigny è una delle più piacevoli di Annecy. Attraversa giardini fioriti, costeggia le rive del lago e si conclude su un’ampia passerella che offre un panorama mozzafiato.

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Passeggiata intorno al lago di Annecy © Shutterstock /RogerMechan

Questo luogo di villeggiatura è molto frequentato in estate (sorvegliato dalle 11 alle 19), ma Albigny è ideale anche per un picnic o per prendere il sole di fronte alle montagne.

Il Ponte degli Amori: un simbolo romantico

Il Ponte degli Amori, uno dei luoghi iconici di Annecy, collega i Giardini d’Europa al Pâquier, attraversando il canale del Vassé. Secondo la leggenda, un bacio scambiato al centro del ponte garantisce l’amore eterno. Realizzato in ferro battuto nel 1845, attira coppie che vi appendono simbolicamente dei lucchetti, come sul Pont des Arts a Parigi. La vista sul lago, sull’Île aux Cygnes e sulle cime circostanti è semplicemente magica.

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Ponte degli Amori, Annecy © Shutterstock / Giuseppe Piazzese

Per chi ama l’attività fisica, nei dintorni si possono praticare numerosi sport: pedalò, kayak, paddle, ma anche escursioni a piedi o in bicicletta.

Il giro del lago: 33 chilometri di evasione sportiva

Attorno al lago si snoda una pista ciclabile di 33 km che consente di fare il giro completo in bicicletta, con i pattini o a piedi. Il percorso attraversa spiagge, borghi tipici e punti panoramici mozzafiato. Accessibile a tutti, è un modo divertente ed ecologico per scoprire i dintorni. È anche l’occasione perfetta per concedersi una pausa in uno dei piccoli borghi affacciati sul lago, come Talloires, Menthon-Saint-Bernard o Duingt.

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Scoprite Annecy in bici © Shutterstock /Arthur C.C.Hsieh

È un percorso da non perdere per chi ama il turismo lento.

Oltre ai suoi paesaggi, Annecy conquista con la sua atmosfera. È una città vivace ma a misura d’uomo, che invita a passeggiare tra i vicoli acciottolati, a curiosare tra i mercati (martedì, venerdì e domenica) e a incontrare gli artigiani locali. Volete scoprire altri luoghi autentici in Alvernia e altrove? Iscrivetevi alla nostra newsletter. Annecy è anche una meta ideale per i buongustai: concedetevi una pausa in un ristorante locale per gustare una fonduta savoiarda, una tartiflette o un caffè in riva al lago. Con Teritoria riscoprite un modo di viaggiare che ha senso: sostenibile, responsabile e autentico. Scegliendo, o regalando, un soggiorno Teritoria, accumuli punti nel nostro programma fedeltà e contribuisci a sostenere un’economia locale rispettosa

Di Émilie FALLOT NGUYEN 

Stelle Michelin 2025: i nostri chef Teritoria più premiati!

L’edizione 2025 della Cerimonia delle Stelle della Guida Michelin si è tenuta ieri sera, 31 marzo 2025, a Metz, in Francia, rivelando le nuove Stelle. Con immenso orgoglio alcuni chef Teritoria, e il loro team, sono stati insigniti delle Stelle Michelin. Il loro impegno, la creatività e la passione per l’eccellenza sono stati premiati con questa prestigiosa distinzione.

Quest’anno, Yann Tournier, alla guida del ristorante La Pomme d’Or, situato a Sancerre, nel dipartimento del Cher, nel Centro-Valle della Loira, ha ricevuto la sua prima Stella Michelin. Un riconoscimento che celebra il loro concetto di “Gastronomia Intuitiva”. In un’antica locanda rilevata dallo chef Teritoria Yann Tournier e da sua moglie Justine Heuzé, entrambi originari della Bretagna, mettono in risalto una cucina a base di verdure del Berrichon e prodotti del mare provenienti direttamente dalla Bretagna.

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Yann Tournier & Justine Heuzé

Abbiamo anche l’onore di vedere Loïc Pétri e il suo ristorante Étude, aggiungersi alla lista delle strutture stellate. Situato ad Aix-en-Provence, nel dipartimento Bouches-du-Rhône, questo locale offre una cucina che ha conquistato gli ispettori della Guida Michelin. Formatosi in prestigiose maison parigine, lo chef Teritoria è sceso nel sud della Francia per aprire un locale riservato, immerso nel cuore del centro storico di Aix.

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Loïc Pétri

In questo spazio dall’eleganza contemporanea, lo chef e la sua brigata danno libero sfogo alla loro creatività attraverso un menu in continua evoluzione. La cucina, istintiva e libera, esalta i migliori prodotti di stagione e di mare (lupo, aragosta, riso di vitello…) attraverso audaci abbinamenti e un uso sofisticato di oli, spezie e peperoncino.

La struttura Teritoria l’Auberge de Clochemerle, situata a Vaux-en-Beaujolais, nel Rodano, in Alvernia-Rodano-Alpi, è stata premiata con una nuova Stella nella Guida Michelin 2025! Lo chef Teritoria Romain Barthe, con la moglie Delphine e il suo team, perpetuano la passione per una cucina colorata e familiare, che rispecchia la bellezza della regione circostante, nel cuore dei vigneti del Beaujolais.

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Delphine et Romain Barthe

L’ospitalità dei ristoratori è stata ampiamente premiata quest’anno! Anche lo chef Teritoria Maxime Lesobre e la sua brigata dello Château de Courban & SPA Nuxe, a Courban, in Borgogna-Franca Contea, sono stati ricompensati ieri sera. Questo intimo indirizzo, situato in una luminosa orangerie con vista sui giardini all’italiana del castello, aggiunge una Stella Michelin al suo palmarès.

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Maxime Lesobre

Per concludere questa serie di riconoscimenti, destinazione il porto della Luna: anche lo chef dellObservatoire Gabriel, a Bordeaux, in Francia, è stato premiato. Lo chef Bertrand Noeureuil ha arricchito il suo iconico ristorante con una seconda Stella. Seguendo le orme del suo mentore, lo chef e il suo team giocano con i sapori del territorio in una reinterpretazione elaborata del chabrot, da scoprire in cucina.

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Bertrand Noeureuil

Questi riconoscimenti confermano l’impegno di tutti i team, la costante ricerca dell’eccellenza e l’amore per i prodotti che sosteniamo ogni giorno.

Dal 2019, la Guida Michelin e la Maison Valrhona celebrano i pasticceri dei ristoranti più apprezzati di Francia, per la loro padronanza dell’arte del dessert, per i loro forti valori etici e ambientali, in ambiti eccezionali. Durante la cerimonia delle Stelle della Guida Michelin 2025, lunedì 31 marzo a Metz, le strutture rappresentate dai loro pasticceri hanno ricevuto il titolo Passion Dessert. Tra questi, alcuni talenti Teritoria sono entrati a far parte della prestigiosa lista.

Axel Goujon, pasticcere presso l’Auberge du Vieux Puits a Fontjoncouse, nell’Aude, e figlio dello chef Teritoria Gilles Goujon, insignito di 3 stelle dalla Guida Michelin, è stato premiato con il Titolo Passion Dessert dalla Guida Michelin 2025.

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gilles goujon
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axel goujon

uesto premio mette in luce i talenti che fanno brillare la pasticceria come un’arte a sé stante – un riconoscimento per l’esigenza, l’emozione, la creatività e la precisione che il giovane pasticcere esprime attraverso ogni piatto. Un riconoscimento che onora anche tutto il lavoro del team e che conferma la volontà di spingersi oltre i confini della gastronomia, dal salato al dolce.

Questi riconoscimenti confermano l’eccellenza e il know-how che animano le nostre strutture. Da Teritoria, ogni stella ottenuta è il riflesso di un impegno collettivo, di un lavoro rigoroso e di una passione condivisa tra i nostri chef, i nostri valori e la nostra dedizione comune. Congratulazioni ai nostri talenti per questo magnifico riconoscimento! Non vediamo l’ora di continuare a sorprendere e stupire i nostri ospiti con esperienze gastronomiche uniche.

Per scoprire le nostre strutture stellate, visita il nostro sito Teritoria e parti alla scoperta della tua prossima esperienza culinaria. Per ricevere tutte le notizie sui migliori ristoranti, iscriviti alla nostra newsletter. Se sei già convinto, prepara la tua prossima cena stellata con il nostro programma fedeltà.

Un articolo scritto da Emilie Fallot Nguyen; traduzione di Virginia Giglio

Uno chef, una passione: Gilles Leininger e i suoi taccuini di ricette

Di Laurence Gounel

Gilles Leininger ha 41 anni e cucina dall’età di 14 anni. I suoi taccuini, da cui non si separa mai, sono un diario di lavoro. Per lui che considera la trasmissione come uno dei suoi valori fondamentali, condividerli significa garantire una coerenza in cucina e trasmettere molto più che semplici procedure, tempi di cottura, ecc… 

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A differenza di un testo scritto al computer, sono ricchi di schizzi, trucchi, riflessioni personali, e alcune ricette pensate per dei concorsi sono rimaste in sospeso o meritano di essere approfondite, il che rende tutti questi taccuini strumenti in continua evoluzione. Mi capita di riprendere il meglio di alcune ricette e di reinterpretarle con le mie risorse e la mia visione attuale. Sono una fonte di ispirazione inesauribile che non compromettono la mia volontà di proporre una cucina legata al territorio”, rivela colui che rivendica una tecnica e una grande precisione nella sua cucina e nella sua pasticceria.

Ne è un esempio il suo piatto iconico, “L’artichaut classique et moderne” (Il carciofo classico e moderno), che riunisce in un unico piatto diverse consistenze e con cui ha ottenuto il 4° posto nell’edizione 2019 del Bocuse d’Or.

“ Ho sempre preso nota di tutto, ma questa competizione non ha fatto altro che confermare questo mio rituale della scrittura. Ho persino un intero raccoglitore dedicato al Bocuse d’Or. ” 

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Oltre al raccoglitore dedicato al Bocuse d’Or, lo chef conserva numerosi taccuini che racchiudono le ricette su cui ha riflettuto a lungo, disegnato e migliorato nei minimi dettagli per il Prix Taittinger nel 2018 (3° posto) o per il concorso Meilleur Ouvrier di Francia nel 2022 (dove è arrivato in semifinale).

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Oltre al raccoglitore dedicato al Bocuse d’Or, lo chef conserva numerosi taccuini che racchiudono le ricette su cui ha riflettuto a lungo, disegnato e migliorato nei minimi dettagli per il Prix Taittinger nel 2018 (3° posto) o per il concorso Meilleur Ouvrier di Francia nel 2022 (dove è arrivato in semifinale). Quaderni scolastici in formato A4, fogli sparsi, taccuini, un disordine in cui lui stesso ammette di essere l’unico che riesce a trovare un filo logico e che a volte lo costringe a fare un passo indietro per riflettere sul proprio percorso. “ E poi mi piacciono queste pagine che “profumano di cucina”! Alcune sono scarabocchiate, altre macchiate dal segno di una tazza di caffè… È una traccia essenziale e viva.”  

Ristorante Le Jardin Secret 

32 rue de la Gare, 67610 La Wantzenau 

Tel : 03 88 96 63 44 

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Uno chef, una passione: il manzo di Aubrac di Cyril Attrazic

Di Laurence Gounel

“All’ora vegetale”, lo chef Cyril Attrazic resta vicino al suo orto, e anche al nuovo progetto che ha appena avviato: un piccolo allevamento su misura di bovini 100% Aubrac. Una quindicina di bovini maschi, mentre la maggior parte della produzione francese è costituita da vitelle, allevati con un ingrasso rigorosamente bilanciato: un quarto di omega-3 e tre quarti di omega-6. Il risultato? Una marezzatura ideale, con grasso intramuscolare naturale e un sapore profondo.

Un approccio doppiamente virtuoso: grazie al suo birrificio e al bistrot, lo chef valorizza l’intero animale, senza sprechi. Un modello economico che funziona e che dimostra che si può conciliare qualità, etica e sostenibilità.

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« L’eco-responsabilità inizia qui“,

fa notare.

Grazie a una maturazione di sei settimane e a un tocco creativo, lo chef ha trovato un modo inaspettato di servire la carne anche come antipasto, come in questa insalata di erbe dell’Aubrac con manzo disidratato. Un piatto “fresco e sorprendente“.

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Cyril Attrazic, con la sua cucina che rispetta e valorizza il territorio, incarna perfettamente lo spirito di Teritoria: promuovere un approccio gastronomico innovativo, sostenibile e radicato nella tradizione. Teritoria celebra questi chef pionieri che, come Cyril, reinventano la cucina contemporanea in armonia con l’ambiente, dimostrando che mangiare in modo responsabile può essere anche un grande piacere.

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Con Teritoria, scoprite esperienze culinarie in cui qualità e responsabilità ambientale vanno di pari passo, aprendo la strada a un futuro più sostenibile e rispettoso delle tradizioni gastronomiche.

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Strada dei vini della Touraine: esplorate i vigneti e le delizie del Centro-Valle della Loira

Crediti foto di copertina: iStock © Bensliman hassan

La strada dei vini è un invito a esplorare l’anima del Centro-Valle della Loira attraverso la sua campagna ondulata, i suoi prestigiosi vigneti e i suoi borghi pittoreschi. Percorrendo questo itinerario, attraverserai una terra plasmata da secoli di tradizione vinicola. Le rinomate denominazioni rivelano la ricchezza e la diversità dei vitigni locali. Oltre ai vigneti, la regione vanta una storia e uno stile di vita affascinanti. I turisti sono invitati a scoprire i paesaggi, a esplorare maestosi castelli e ad assaporare una gastronomia autentica. Che siate intenditori di vini pregiati o semplicemente curiosi, questo itinerario è una vera e propria celebrazione della convivialità.

Scoprite i ricchi vigneti del Centro Valle della Loira e i loro vitigni emblematici: Sauvignon Blanc, Chenin, Gamay e Cabernet Franc. Esplorate denominazioni prestigiose come Chinon, Vouvray e Touraine, accompagnate da specialità locali come la Tarte Tatin e le Rillettes de Tours. Non perdetevi i maestosi castelli e le cantine trogloditiche uniche, veri e propri tesori del patrimonio.

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Installazione artistica di Ailo nelle cantine della Maison Ackerman © Briag Courteaux

Scoprite il Centro-Valle della Loira con un tour dedicato ai suoi vigneti e al suo patrimonio unico. Con degustazioni, visite alle cantine e paesaggi viticoli, seguite questo itinerario per esplorare i tesori della regione.

I vigneti della Tourainee le loro denominazioni

Iniziate il vostro viaggio nel cuore dei vigneti della Touraine, celebri per la loro varietà di vitigni. Cogliete l’opportunità di immergervi nel territorio locale assaggiando i vini regionali: Sauvignon Blanc, Chenin, Gamay e Cabernet Franc, che prosperano grazie al clima temperato e alla varietà dei terreni…

Le denominazioni da non perdere: Chinon, Vouvray, Montlouis-sur-Loire e, naturalmente, Touraine. I rossi fruttati, i bianchi eleganti e le raffinate bollicine offrono una vasta gamma di sapori unici, ideali per accompagnare la gastronomia locale.

Domaine des Hardières 

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Vigneti nel Centro-Valle della Loira / iStock © Alain36

Scoprite questo gioiello di vigneto sul lato nord del Layon, con una superficie di 23 ettari. Qui lo Chenin regna sovrano e produce una notevole gamma di vini. Assaporate la finezza dei bianchi secchi e degli eccezionali vini dolci, la cui qualità è esaltata dalle nebbie autunnali. Immergetevi in una passeggiata tra le vigne e lasciatevi guidare durante un’arricchente degustazione per comprendere meglio il savoir-faire unico di questa tenuta.

Domaine de la Perruche

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Domaine de la Perruche © Jérôme Passant

Dirigetevi a Montsoreau, dove il Domaine de la Perruche fonde armoniosamente storia e natura. Godetevi una vista mozzafiato sul Castello di Montsoreau, immortalato da Alexandre Dumas in La Dame de Montsoreau. E immergetevi nella storia 45 metri sotto le vigne esplorando una cantina trogloditica per una scoperta memorabile. Con la sua certificazione di alto valore ambientale di livello 3, questa tenuta dimostra il suo profondo rispetto per la biodiversità e le pratiche viticole responsabili.

Maison Ackerman 

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Maison Ackerman © Briag Courteaux

Concludete il vostro tour a Saumur alla Maison Ackerman, simbolo dell’effervescenza dei vini della Loira dal 1811. Scoprite il Crémant del Centro-Valle della Loira, un vino spumante prodotto con cura in cantine trogloditiche. Scoprite il processo di fermentazione naturale e ammirate l’invecchiamento sui lieviti, che conferisce ai vini la loro finezza e il loro carattere unico.

Il periodo migliore per degustare il vino della Touraine va da maggio a settembre. Evitate la calca estiva viaggiando in primavera. In questo modo, potrete scoprire in prima persona il territorio della Touraine, dedicando il tempo necessario per incontrare i viticoltori, partecipare a degustazioni accompagnate e approfondire la storia della regione con visite guidate!

La strada dei vini della Touraine è un’ode alla ricchezza e alla diversità di un territorio eccezionale. Tra vigneti, castelli e gastronomia, offre un’esperienza memorabile e autentica. Immergetevi nella storia, nei sapori e nell’esperienza di questa regione emblematica.

Volete scoprire i tesori del Centro-Valle della Loira o vivere esperienze memorabili? Iscrivetevi alla nostra newsletter ed esplorate la nostra Boutique online per scoprire le esperienze da regalare (o regalarvi) nelle nostre strutture. Iscrivetevi oggi stesso al programma fedeltà di Teritoria e approfittate di vantaggi esclusivi per godervi il vostro soggiorno nel Centro-Valle della Loira e in altre destinazioni eccezionali.

Specialità gastronomiche francesi per regione

Teritoria vi accompagna in un viaggio tra le specialità gastronomiche della Francia, arricchito da curiosità e storie da condividere alla vostra prossima cena.

Truffade

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© Istock/

Si potrebbe pensare a un piatto a base di tartufi, ma no, la truffade è fatta con patate saltate mescolate con formaggio fresco. Una delizia che vi rigenera dopo una camminata nelle Alpi!

Aligot

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© Istock/

Preparare un buon aligot richiede tempo e pazienza: questo purè ultra cremoso viene lavorato a lungo con formaggio fresco e aglio fino a diventare filante. Il filo più lungo mai ottenuto? Ben 5,20 metri!

Coq au vin

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© Istock/

Questo simbolo della cucina francese sembra che venga dall’antica Gallia e dalla conquista della zona da parte dei Romani. Si dice che Vercingetorige abbia mandato un gallo a Cesare, che poi lo avrebbe invitato a cena per servirgli proprio quel gallo… al vino! Conflitto diplomatico assicurato!

Lumache di Borgogna

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© Istock/

Cucinate con burro e prezzemolo, le lumache sono una specialità che non lascia certo indifferenti! Esiste persino una confraternita delle lumache di Borgogna, che riunisce oltre 1000 membri attorno a questo piccolo mollusco tanto discusso.

Crêpes

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© Istock/

In Bretagna, è d’obbligo assaggiare una crêpe… o meglio, una galette! A est si fa distinzione: “galette” per l’impasto di grano saraceno (versione salata), “crêpe” per quello di frumento (versione dolce). Ma più ci si spinge verso ovest, più tutto si chiama semplicemente “crêpe”, che sia dolce o salata. Una disputa terminologica che infiamma da sempre i bretoni!

Kouign-amann

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È uno dei dolci più burrosi e irresistibili della tradizione bretone: strati di pasta sfoglia lievitata, burro semisalato e zucchero caramellato. Una bomba di gusto, difficile da dimenticare.

Rillettes

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© Istock/

Le rillettes sono una specialità tipica della Touraine. Si preparano con carne di maiale finemente sfilacciata, cotta a lungo nel proprio grasso e insaporita con aglio e spezie. Una consistenza fondente e un sapore autentico che racconta la cucina rustica francese.

Tarte Tatin

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© Istock/

Questa celebre torta rovesciata alle mele caramellate nasce a Lamotte-Beuvron, grazie alle sorelle Tatin. Secondo la leggenda, sarebbe nata per errore: una distrazione, una teglia capovolta… ed ecco un classico della pasticceria francese.

Pulenda

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© Istock/

È il pane tradizionale delle nonne corse, le “mamos”. Preparato con farina di castagne, acqua e sale, viene cotto in una pentola di ghisa. Si serve su un canovaccio, affettato, spesso accompagnato da brocciu corso (formaggio) , figatellu ( salsiccia di fegato di maiale) e un uovo al tegamino.

Stufato di cinghiale

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© Istock/Shiith

Si dice che la Corsica abbia il cinghiale in dispensa perché, in fondo, è una vera dispensa per i cinghiali. Liberi di vagare dove vogliono, i cinghiali corsi si nutrono, durante le loro passeggiate nella macchia mediterranea, di tutto ciò che serve a rendere la loro carne incredibilmente saporita nei piatti tradizionali!

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© Istock/margouillathotos

Oggi è amata per la sua ricchezza: una torta salata con pasta brisée, panna, uova e pancetta. Eppure, in origine era una pietanza frugale, simile alle torte flambée dell’Alsazia.

Biscotto rosa di Reims

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© Istock/barmalini

Questo biscotto dolce nasce nel 1690, in Champagne. Alcuni panettieri inventarono un impasto che, dopo una prima cottura, veniva lasciato ad asciugare nel forno ancora caldo. Da qui il nome “bis-cuit”: cotto due volte.

Carbonade fiamminga

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© Istock/ frederique wacquier

È uno stufato di manzo che ricorda il bourguignon, ma con una differenza sostanziale: qui, al posto del vino, c’è la birra. Non una qualunque, però: meglio una birra del Nord o una belga di carattere.

Potjevleesch

Chiamato anche “potch’”, è un piatto tradizionale della Westhoek, al confine tra Francia e Belgio. Si tratta di carne cotta e servita fredda in gelatina, un tempo preparata dalle contadine durante l’inverno con i tagli migliori, riservato alle grandi occasioni.

Zuppa di cipolle gratinata

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© Istock/ Tetiana_Chudovscka

È la classica zuppa di cipolle, servita con pane raffermo e abbondante formaggio gratinato. Nata ai tempi in cui i mercati coperti erano ancora il “cuore pulsante di Parigi”, era il piatto preferito di chi rientrava all’alba dopo una notte di baldorie.

Brie

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© Istock/ GMVozd

Che vengano da Meaux, Melun, Montereau, Nangis o Coulommiers, questi formaggi hanno un’origine comune: la Brie, una regione a est di Parigi famosa per i suoi latticini morbidi e intensi.

Teurgoule

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© Istock/ rudisill

È un dolce a base di riso e latte, spesso profumato alla cannella e cotto in terrina. Il suo nome, “teurgoule”, significa più o meno “storci-bocca”: secondo la tradizione, veniva mangiato così bollente che si finiva sempre per scottarsi!

Trou normand

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© Istock/ Marina Komrakova

Più che una semplice specialità, il trou normand è una vera tradizione conviviale. I normanni hanno l’abitudine di bere un bicchierino di calvados, acquavite ricavata dalla distillazione del sidro, tra due portate, per facilitare la digestione e riaprire l’appetito. Oggi si serve spesso anche come sorbetto alle mele, a metà o a fine pasto.

Lampredotto alla bordolese

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© Istock/ JacquesPALUT

È un piatto di pesce davvero singolare: la lampreda viene dissanguata viva, e il suo sangue viene mescolato a vino rosso per preparare una salsa intensa. Una tecnica antica, documentata fin dal Medioevo.

Cannelé

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© Istock/ Ulyashka

Con la sua forma cilindrica scanalata e l’interno morbido, questo dolcetto profumato al rum e vaniglia è una specialità di Bordeaux. Secondo la tradizione, sarebbe nato nel convento delle Annonciades, dove le suore lo preparavano per offrire un pasto ai più poveri.

Macaronade

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© Istock/ al62

La macaronade è una specialità di Sète, preparata con maccheroni, salsicce di Tolosa, costine di maiale e “brageole”, involtini di manzo cotti in salsa di pomodoro. Quando si usano gli spaghetti al posto dei maccheroni, i setois ( abitanti di Sète) la chiamano… spaghettade!

Brandade di baccalà

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© Istock/ sbossert

A Nîmes, la brandade è una specialità tradizionale a base di baccalà e purè di patate. Prima dell’invenzione dei frigoriferi, il merluzzo veniva conservato sotto sale e chiamato “morue” ( baccalà) : da questo pesce semplice, gli abitanti della città hanno creato una crema saporita e raffinata.

Berlingot di Nantes

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© Pinterest

Nato a Nantes nel XIX° secolo, questo dolcetto a base di zucchero cotto e aromatizzato deve la sua origine a un curioso aneddoto: si racconta che Madame Couët abbia ricevuto la ricetta da una mendicante, in segno di gratitudine per un gesto di carità. Fu poi sua figlia, insieme al genero, a renderlo celebre vendendolo davanti alla loro casa.

Rillauds

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© Istock/ Vladimir Mironov

Tipici dell’Angiò, questi salumi a base di maiale confit venivano gustati in modi diversi a seconda della città: ad Angers si compravano caldi la domenica, mentre a Saumur si mangiavano freddi a colazione, insieme a un bicchiere di vino bianco.

Ratatouille

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© Istock/ from_my_point_of_view

La ratatouille è forse il più noto dei piatti a base di verdure stufate e olio d’oliva, simbolo della cucina mediterranea. Ma esistono varianti simili in molte regioni: la caponata in Italia, la samfaina in Catalogna, o il pisto in Spagna.

Bouillabaisse

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© Istock/

Emblema della cucina marsigliese, la bouillabaisse è una zuppa di pesce servita con patate, crostini di pane all’aglio e salsa rouille. Le sue origini risalirebbero all’antica Grecia, portata dai coloni focei che fondarono la città nel VI secolo a.C

Rougail

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© Istock/ margouillatphotos

Tipico della Riunione e di Mauritius, il rougail è un condimento a base di spezie e verdure che accompagna carne o pesce. In Francia, la versione più nota è quella con le salsicce, saporita e molto apprezzata.

Bougnia della Nuova Caledonia

È uno stufato tradizionale a base di carne, taro, patate dolci, banana poingo e igname, il tutto cotto nel latte di cocco. Un piatto conviviale, preparato nei giorni di festa o quando ci si riunisce in famiglia.

La Francia è ricca di territori straordinari. Ogni regione ha le sue specialità, nate dal savoir-faire di chi ci vive, dalla storia e da ciò che la natura le offre. Viaggiare significa anche scoprire queste identità locali, e i nostri ristoratori lo hanno capito bene: fieri delle loro radici, mettono passione nel far brillare la loro cultura nei piatti che portano in tavola.

Fate scoprire ai vostri cari queste specialità gastronomiche francesi regalando loro un cofanetto gourmet, visita il sito per esplorare i nostri cofanetti gastronomici.

Scoprite dove assaporare al meglio queste specialità nella nostra selezione di strutture in Francia e in Europa, nel rispetto dei valori di autenticità e savoir-faire.

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Alla scoperta dei vini e dei distillati dell’Occitania: un viaggio nel cuore del territorio

In collaborazione con il CRTL Occitania.

L’Occitania è una splendida regione da scoprire per immergersi nella cultura francese, lontano dai percorsi più battuti e a contatto con l’autenticità. Nei secoli, la viticoltura si è sviluppata e radicata nel territorio, diventando un pilastro dell’economia locale. Oggi, questa lunga storia si ritrova nella ricchezza dei suoi vini, nelle denominazioni e nel savoir-faire che contribuiscono all’identità culturale della regione.

I vigneti dell’Occitania sono un invito a esplorare il territorio attraverso il gusto. Che siate semplici appassionati o intenditori, questa regione del sud della Francia saprà sorprendervi con la sua straordinaria varietà. Dai rilievi del Sud-Ovest alle pianure della Linguadoca, fino ai pendii assolati del Rossiglione e della Valle del Rodano, la ricchezza dei paesaggi e dei microclimi si riflette in una produzione vinicola ampia e sfaccettata, capace di raccontare l’identità profonda di ogni territorio.

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Vigneti della Linguadoca – In collaborazione con il CRTL Occitania

I vini dell’Occitania sono apprezzati per la loro ricchezza aromatica e la grande varietà di stili, che regalano un’esperienza sensoriale autentica. Nel cuore del Pays d’Oc, potrete scoprire vini emblematici che spaziano dai rossi intensi e strutturati ai bianchi più freschi e delicati, modellati da un clima di forte impronta mediterranea. Tra i vitigni simbolo: Grenache, Syrah, Mourvèdre e Carignan per i rossi; Clairette, Picpoul e Muscat per i bianchi.

L’Occitania non è solo terra di vini. Per immergervi davvero nel cuore della “terra del territorio”, c’è molto altro da scoprire. Qui nascono anche liquori emblematici, espressione autentica del sapere locale, che meritano di essere conosciuti e assaporati.

Tra i distillati più rinomati dell’Occitania c’è l’Armagnac, una delle più antiche acquaviti di Francia, celebre per la sua complessità aromatica e l’eccellente capacità di invecchiamento. Il Byrrh, aperitivo nato a Thuir, unisce vino, erbe e spezie in un mix originale, da scoprire nelle suggestive Caves Byrrh. A Marseillan, la Maison Noilly Prat apre le porte dei suoi sotterranei storici, dove si producono vermouth d’eccezione.

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iStock.com/Shaiith

Oltre ai grandi classici, l’Occitania custodisce una sorprendente varietà di distillati e liquori artigianali. Ci sono le acquaviti di frutta, come quella alla prugna di Agen o alla pera William, ma anche infusi a base di erbe e frutti locali. Tra le specialità più rappresentative: il Floc de Gascogne, vino liquoroso nato dall’incontro tra mosto d’uva e Armagnac; il Pousse-Rapière, con note d’arancia su base armagnac; l’hypocras, antica bevanda medievale; e il Rogomme, un vino liquoroso tipico del Quercy. Una ricchezza di sapori che racconta la creatività e la memoria del territorio.

Immergetevi nell’affascinante universo dell’armagnac visitando le tenute del Bas-Armagnac: scoprirete tutte le fasi della produzione, dalla vigna all’imbottigliamento, con degustazioni guidate di annate selezionate a cura di sommelier appassionati. A Thuir, le Caves Byrrh vi accolgono per una visita guidata tra storia e aromi, con la possibilità di ammirare la botte più grande del mondo e assaporare questo celebre aperitivo. Imperdibile anche la Maison Noilly Prat, a Marseillan, che propone workshop dedicati alla produzione del vermouth, dove potrete persino creare i vostri cocktail.

Partecipate a degustazioni guidate per scoprire i vitigni e le denominazioni simbolo dell’Occitania. Per i buongustai, non mancano workshop dedicati all’abbinamento cibo-vino: un’occasione per imparare ad armonizzare sapori e aromi con equilibrio. Nel corso dell’anno, eventi come la vendemmia o le fiere dei produttori vi apriranno le porte a esperienze autentiche, tra gusto e convivialità.

Per un immersione nell’universo del vino, scegliete di soggiornare in una maison di charme nel cuore di una tenuta vinicola.

I nostri indirizzi selezionati ti permetteranno di scoprire la regione al tuo ritmo, godendoti il fascino dell’Occitania:

Ristorante
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L’Intangible

La Bousquétarie – LEMPAUT 81700

Menù : 57.00€ – 57.00€ Scoprire :
Hotel
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Casa Collioura

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Notte :129 € – 420 € Scoprire :

Dai vini ricchi di carattere ai liquori artigianali che raccontano il territorio, vi invitiamo a scoprire queste eccellenze partecipando a visite in tenuta, degustazioni conviviali o semplicemente consumando locale. Insieme, valorizziamo il patrimonio vinicolo dell’Occitania e condividiamo la passione per una cultura che unisce gusto, tradizione e territorio.

Bevete responsabilmente. L’abuso di alcol nuoce gravemente alla salute.
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