Personalità: Didier Petitcolas, del Castel de Très Girard

Di Laurence Gounel  

Oggi, grandsbourgognes.com conta quasi 2400 referenze e 300 viticoltori biologici… Intervista a Didier Petitcolas, del Castel de Très Girard.

Cosa ti piace di questo “secondo” lavoro?

Scoprire nuovi viticoltori e stringere legami con loro. Bisogna amare il vino, passeggiare, viaggiare… Ci vuole tempo, ma è un lavoro interessante, in continua evoluzione.

Quali sono i criteri di selezione per inserire un vino nell’elenco?

Ora mi occupo solo di bottiglie di vino biologico. Questo riflette il mio desiderio di privilegiare la filiera corta e un certo stile di vita etico. La domanda non mente, soprattutto tra gli stranieri, in particolare quelli nordici. 

Che cos’è un buon commerciante?

Chi rimane all’ascolto. Della domanda, ma anche dei viticoltori. È difficile ottenere le quote, la concorrenza è agguerrita e le produzioni rimangono limitate, motivo in più per lavorare nel rispetto reciproco, osservando una certa fedeltà. È un po’ un do ut quaeris. Bisogna anche saper rimettersi in discussione, trovare il giusto equilibrio tra giovani viticoltori e grandi tenute e, soprattutto, cercare di offrire qualcosa di diverso. Noi ci sforziamo di fare la differenza nel servizio.

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