
9 Luglio 2025
Un territorio, una personalità: Laurence Girardon, albergatrice e co-proprietaria impegnata
Affiancando il marito nella sua avventura familiare del Domaine de Clairefontaine, ha dato continuità a un impegno nato spontaneamente.
Di Laurence Gounel
Laurence Girardon incarna alla perfezione un’ospitalità familiare, impegnata e profondamente umana. Insieme al marito, lo chef Philippe Girardon, co-dirige il Domaine de Clairefontaine, a Chonas-l’Amballan, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. In questo indirizzo familiare, ogni dettaglio conta: dall’accoglienza alla tavola, dalla fedeltà del personale alla cura dei particolari, tutto riflette una visione radicata dell’ospitalità, dove si mescolano tradizione, attenzione sincera e radicamento territoriale.
Vi considerate albergatori responsabili? E in che misura?

Il nostro primo impegno è quello di continuare questa tradizione di famiglia. Nell’industria alberghiera indipendente, a volte è proprio questo che fa la differenza. E ci impegniamo a coltivare questo senso di ospitalità familiare fino in fondo, dato che a 84 anni mia suocera è ancora al nostro fianco e crea un legame speciale con i clienti più fedeli. Per quanto riguarda mia figlia, ha deciso di unirsi a noi in sala. Insomma, dalla mattina alla sera, dalla reception al ristorante, c’è sempre un membro della famiglia… Non è un caso che alcuni dei nostri clienti arrivino sempre con un regalino o un pensierino.
Quali sono gli impegni che vi stanno più a cuore?

Evolvere con tre personalità – la nostra capo lavanderia e responsabile della colazione, il nostro sommelier e il nostro maître d’hôtel – che lavorano con noi rispettivamente da 20, 30 e 32 anni. Sono i tre pilastri del successo di questo indirizzo, fanno parte della nostra “famiglia”. Ci impegniamo anche a coinvolgere e stimolare i giovani che entrano a far parte del nostro teami. Quando ricevono attenzione, sanno restituire cento volte tanto.
Che cosa avete messo in atto per garantire un funzionamento sostenibile?
Ci troviamo in un parco di tre ettari, quindi cerchiamo di restare in sintonia con l’ambiente. I nostri tre orti forniscono ogni giorno cibo ai quaranta collaboratori: il loro benessere sul lavoro è una delle nostre priorità. Il giardino aromatico, invece, rifornisce i ristoranti.

L’acqua delle fontane viene utilizzata per l’irrigazione, mentre il vivaio di gamberi è alimentato con acqua di sorgente. Nei bagni abbiamo scelto flaconi ricaricabili con pompa, e tutti gli scarti alimentari vengono ridistribuiti a galline e trote.

Al Cottage, il camino ha sostituito il riscaldamento invernale. Entro il 2025 installeremo pannelli solari e una caldaia a legna. In cucina, mio marito lavora con produttori locali, e anche il nostro tagliere di 25 formaggi è composto al 100% da referenze regionali. Alla tavola bistronomica del Cottage, diamo spazio alle ricette del territorio: lumache e gratin dauphinois in testa.

Seguendo le orme di Laurence Girardon, l’ospitalità si rivela un’arte discreta, fatta di costanza, coerenza e relazioni umane durature. Una visione condivisa da Teritoria, dove ogni indirizzo riflette l’attenzione per i territori, il savoir-faire e le persone che li fanno vivere. Per prolungare questa scoperta, iscrivetevi alla nostra newsletter e ricevete ogni mese storie di ospitalità impegnata. Visitate la nostra boutique online per regalare esperienze significative. E iscrivetevi al nostro programma fedeltà per approfittare di vantaggi riservati ai viaggiatori più attenti.