
25 Luglio 2025
In bicicletta lungo la Strada dei Vigneti in Borgogna
La Strada dei Vigneti in bicicletta: 72 chilometri tra storia, vigneti e patrimonio dell'UNESCO.
Foto di copertina: Nuits-Saint-Georges © Shutterstock /Marcello Brunetti
Tra Digione e Santenay, la Strada dei Vigneti in bicicletta è molto più di una semplice pista ciclabile. È un percorso di 72 chilometri che attraversa paesaggi classificati patrimonio mondiale dell’UNESCO, ricco di borghi vinicoli, castelli, vigneti, cantine e panorami di rara bellezza. È un invito al turismo lento, alla scoperta attiva, dolce e coinvolgente: un vero e proprio modo di viaggiare in modo alternativo.
Prima tappa: Digione – Nuits-Saint-Georges (24 km)
Il percorso inizia a Digione, capitale storica della Borgogna-Franca Contea. Con 97 ettari di centro storico protetto, Digione è una “Città d’arte e di storia” che consigliamo di visitare prima a piedi: seguite il percorso tracciato dalla celebre civetta incisa sui muri e sui marciapiedi, una vera e propria guida turistica in miniatura. Dalla piazza Darcy alla maestosa Chiesa di Notre-Dame, dal Palazzo dei Duchi alla torre di Filippo il Buono (con una vista mozzafiato a 46 metri di altezza), la città mostra un’architettura scolpita dalla storia ducale, dalle guerre e dall’arte.


È anche una capitale gastronomica: è celebre per la senape, il ribes nero, le lumache di Borgogna, senza dimenticare la Cité Internationale de la Gastronomie et du Vin (Città Internazionale della Gastronomia e del Vino), che ripercorre le radici culinarie della regione. All’uscita di Digione, la Strada dei Vigneti si snoda verso sud. Le montagne si tingono di verde e ocra, i muretti a secco annunciano l’ingresso nel vigneto della Côte de Nuits. Lungo la strada si erge l’imponente Château du Clos de Vougeot, costruito nel XII° secolo dai monaci cistercensi dell’abbazia di Cîteaux. Oggi non si produce più vino in loco, ma il sito rimane una tappa obbligatoria per gli appassionati di patrimonio, storia monastica, viticoltura e architettura.

La tappa finisce a Nuits-Saint-Georges, un borgo fortificato dal 1362, con il tipico fascino della Borgogna. Se vi piacciono la natura e le leggende, non perdetevi le grotte dei Trous Légers, raggiungibili tramite i “sentieri d’oro”. Ancora più sorprendenti sono le vestigia di un tempio dedicato a Mitra, dio persiano del sole, rara testimonianza di culti antichi.
Seconda tappa: Nuits-Saint-Georges – Beaune (24 km)
La seconda giornata si preannuncia altrettanto ricca. Dalle colline della Côte de Nuits, i ciclisti scendono lentamente verso la Côte de Beaune, nota per i suoi eccezionali vini bianchi. All’improvviso, il Château de Savigny-lès-Beaune vi sorprende: dietro le sue mura del XIV° secolo si nasconde una collezione straordinaria di centinaia di aerei da caccia, elicotteri, moto e prototipi Abarth. Insolito, smisurato e appassionante. E per rimanere ancorati al territorio, il Petit Château vi aspetta per una visita della cantina su appuntamento.

Poi, Beaune, la “capitale dei vini di Borgogna”, svela il suo centro storico, riconociuto patrimonio dell’UNESCO per i Cru della Borgogna. Passeggia tra case a graticcio, cortili nascosti e palazzi signorili. Gli Hospices de Beaune, capolavori dell’architettura medievale fiamminga, sono celebri in tutto il mondo, in particolare per il tetto di tegole smerigliate e per il ruolo che hanno avuto nel film Tre Uomini in fuga. Prendetevi il tempo di visitare anche: la Collegiata di Notre-Dame, la senape Fallot, la Città dei Vini e dei Cru della Borgogna, o ancora le cantine Patriarche Père et Fils, veri e propri labirinti sotterranei dove sono conservate oltre due milioni di bottiglie.
Terza tappa: Beaune – Santenay (23 km)
L’ultimo tratto è il più bucolico. Su strade secondarie e sentieri che si snodano tra i vigneti, attraverserete borghi emblematici:
Pommard, il suo castello del XVIII° secolo e il Clos Marey-Monge, gioiello viticolo coltivato con metodi biologici e biodinamici. Degustazioni possibili in loco, nel rispetto delle tradizioni.

Meursault, simbolo di eccellenza dei grandi bianchi di Borgogna, ospita lo Château de Meursault, un’azienda vinicola millenaria che ora è impegnata nell’agricoltura biologica. In un’epoca di cambiamenti climatici, la maison incarna il difficile equilibrio tra innovazione e rispetto del territorio.

Infine, l’arrivo a Santenay segna la fine del percorso. Sopra questo tranquillo borgo svetta un mulino a vento, figura emblematica che domina il mare di vigneti. Il suo fascino risiede anche nei suoi castelli discreti ma notevoli: quello della Crée, castello vinicolo del XIX° secolo, e quello detto di Philippe le Hardi, casa forte del XIV° secolo, sormontata da tegole smaltate colorate, firma dell’architettura borgognona.
Lungo la Strada dei Vigneti in bicicletta: un modo alternativo di viaggiare
La Strada dei Vigneti in bicicletta è un esempio di turismo lento: accessibile a tutti, segnalata e sicura, attraversa paesaggi incredibili senza mai mettere fretta al viaggiatore. Incoraggia gli incontri con la gente del luogo, le soste spontanee e l’immersione nella cultura vivace dei territori vinicoli. Fa anche parte delle iniziative europee per la mobilità sostenibile e può collegarsi ad altri itinerari come l’EuroVelo 6. Ogni pedalata è un respiro in un mondo rurale incontaminato, dove le stagioni imprimono i loro colori e dove gli uomini lavorano la vigna come i loro antenati mille anni fa. Per trovare altre idee nelle nostre regioni, iscrivetevi alla nostra newsletter, o scoprite il nostro sito web e la nostra boutique online. Se siete pronti a partire, scoprite come essere premiati con il nostro programma fedeltà.
L’abuso di alcol è dannoso per la salute, soprattutto in bicicletta. Ricordatevi di pianificare tappe lunghe per digerire meglio.
Di Émilie FALLOT NGUYEN