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26 Giugno 2025

Saint-Valéry-sur-Somme: un territorio da scoprire

Saint-Valery-sur-Somme, gioiello medievale tra terra e mare, affascina con i suoi vicoli e la sua baia.

Foto di copertina: Rue des moulins a Saint-Valéry-sur-Somme ©Shutterstock/Ralf Gosch

Adagiata sulle rive della Baia della Somme, Saint-Valery-sur-Somme invita a rallentare. Con i suoi vicoli acciottolati, le case colorate e i panorami mozzafiato sull’estuario, questa cittadina medievale fa parte dei Plus Beaux Détours de France (letteralmente le più belle deviazioni di viaggio di Francia): quei tesori nascosti, lontani dalle grandi direttrici, dove il patrimonio ritrova tutto il suo significato.

È impossibile visitare la città senza lasciarsi affascinare dai suoi paesaggi spettacolari, dalla sua storia vibrante e dai sapori della tradizione locale. Qui, le tradizioni marittime si intrecciano con un’architettura ben conservata e una cucinaradicata nel territorio della Piccardia. Ecco cosa non perdere a Saint-Valery-sur-Somme.

Il quartiere di Courtgain e il Calvario dei marinai

Antico quartiere di pescatori, il Courtgain affascina con i suoi vicoli stretti e le facciate fiorite. Le case basse, dipinte con colori vivaci, ricordano il periodo in cui si pescava il gamberetto grigio, soprannominato qui “la sauterelle” (la cavalletta).

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Quartiere dei pescatori, a Saint-Valéry-sur-Somme © Shutterstock/Veronique Stone

Salite fino al Calvario dei marinai: questo promontorio ricco di storia offre una vista mozzafiato sulla baia. È qui che, un tempo, le famiglie scrutavano l’orizzonte in attesa del ritorno dei marinai.

Le banchine e le ville Belle Époque

Passeggia lungo i moli alberati, così chiamati in onore di celebri navigatori. Su questi affacciano maestose ville del XIX° secolo, testimonianza del periodo d’oro di armatori e capitani.

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Il porto turistico di Saint-Valéry-sur-Somme © Shutterstock/ Veronique Stone

Verso il fondo, la spiaggia si estende davanti a una serie di ville della Belle Époque, che ricordano lo sfarzo delle prime località balneari.

La città medievale

Entrate nella città vecchia dalla Porte de Nevers e seguite i ciottoli fino alla chiesa di Saint-Martin, dove si fondono elementi romanici e gotici. Risalendo la via del Beffroi, fiancheggiata da case a graticcio, si raggiungono le Tours Guillaume: imponenti vestigia dell’XI secolo legate alla figura di Guglielmo il Conquistatore.

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chiesa di saint-valéry-sur-somme © shutterstock/ lacroix christine
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la chiesa di saint-valéry-sur-somme, vista dall’interno © shutterstock/ lacroix christine

Fondata nel VII° secolo, l’abbazia benedettina è sopravvissuta nei secoli, nonostante le devastazioni. Oggi, il quartiere conserva anche affascinanti residenze rurali in paglia e mattoni, memoria di un passato agricolo vivace, celebrato ancora oggi durante le feste di Saint-Fiacre.

La cappella dei marinai

Arroccata sulle alture, questa cappella neogotica domina la baia. Costruita in onore di San Valerio, monaco evangelizzatore, veglia sulla città dal suo campanile sormontato da un gabbiano in metallo, divenuto simbolo locale. L’interno, ricco di ex voto e vetrate ispirate al mare, racconta il profondo legame tra fede e mondo marinaro.

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Cappella dei marinai © Shutterstock/Veronique Stone

Da qui, la vista sul Cap Hornu è straordinaria. Si racconta che questa cappella fosse particolarmente cara alle mogli dei marinai, che da qui attendevano il loro ritorno…

Scoprire Saint-Valery-sur-Somme significa anche esplorare un’arte culinaria unica, fatta di mare, di terra e di tradizione. Prendetevi il tempo per assaporare queste specialità locali: semplici all’apparenza, ma sorprendentemente ricche di gusto.

I tesori culinari del mare

Lungo la baia, il gamberetto grigio, detto “sauterelle” dai locali, è una vera istituzione. Si pesca a piedi, seguendo il ritmo delle maree, e si gusta freschissimo, per assaporarne tutta l’intensità marina. Accanto a lui, le piante spontanee delle saline regalano sapori rari e autentici. La salicornia, croccante e leggermente salata, accompagna perfettamente pesce e insalate. L’aster marittimo, conosciuto anche come “orecchio di maiale”, sorprende per la consistenza morbida e l’aroma vegetale delicato.

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Peschereccio di traino al largo di Saint-Valéry-sur-Somme © Shutterstock/Murielle Greselin

Attenzione però: questi tesori naturali non si raccolgono liberamente. La loro raccolta è rigidamente regolamentata per proteggere il delicato ecosistema della baia della Somme. Il modo migliore per gustarli resta quello di assaporarli alla tavola di uno chef locale o a casa di un pescatore professionista.

Il territorio della Piccardia

Ma la baia non vive solo di mare. È radicata nella generosità della terra piccarda, con piatti familiari, ricchi di gusto e di memoria. Il bistou, o bigalan, torta rustica a base di patate, cipolle e pancetta, scalda il cuore come le serate invernali davanti al camino. Più raffinata, la ficelle picarde, una crêpe gratinata con prosciutto e funghi, incarna il savoir-faire culinario della regione.

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Ficelle picarde © Shutterstock/page frederique

E per finire in bellezza, è impossibile resistere al gâteau battu: una brioche dorata, dalla mollica soffice e dal gusto burroso inconfondibile, perfetta sia a colazione che a merenda. Qui, la gastronomia non è solo un piacere: è un modo per entrare in contatto con il territorio, per comprenderne i ritmi, i gesti, le tradizioni. A Saint-Valery-sur-Somme non ci si limita a guardare la baia: la si assapora.

È un’immersione in un patrimonio vivo, tra mare e campagna, tra tradizioni popolari e eredità religiosa. Prendetevi il tempo per passeggiare, chiacchierare con la comunità del luogo e godervi ogni istante in questo gioiello della Baia di Somme. Passeggiando, lasciatevi sorprendere dalle strutture Teritoria e trasformate ogni sosta in un’esperienza da vivere grazie al nostro programma fedeltà. I ricordi si condividono: lasciatevi ispirare dalla nostra newsletter, oppure regalate emozioni con le nostre carte e cofanetti.

Di Émilie FALLOT NGUYEN 

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