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6 Agosto 2025

Provins, città medievale: gioiello dell’Île-de-France

A meno di un'ora e mezza da Parigi, un viaggio nel cuore del Medioevo: scoprite Provins, la città medievale sospesa nel tempo.

Foto di copertina: Vicoli di Provins © Shutterstock /ilolab

Se pensavate di conoscere tutti i gioielli nei dintorni di Parigi, rimarrete sorpresi. Lontano dai classici itinerari turistici e dal trambusto della città, c’è un tesoro di storia e architettura: Provins, città medievale e patrimonio mondiale dell’UNESCO, è ancora circondata dalle sue imponenti mura, arroccata su un dolce promontorio e immersa nella luce dorata della Brie. Provins è una città vera e propria, sospesa nel tempo, dal fascino autentico, da esplorare a piedi, al ritmo di una lenta passeggiata senza tempo. È un luogo raro, dove ogni pietra racconta, ogni vicolo sussurra, ogni monumento ricorda il passato glorioso di una delle città più potenti del regno di Francia.

Nel XII° secolo, Provins era la terza città del regno, subito dopo Parigi e Rouen. Era un importante centro commerciale, crocevia delle strade europee, dove si tenevano le celebri Fiere di Champagne. Fiamminghi, Lombardi, Catalani, Tedeschi, Provenzali, ma anche mercanti provenienti dall’Oriente e dall’Africa accorrevano per scambiare tessuti, laboratori di seta, pergamene, metalli preziosi, spezie rare, carbone, legno e pietre preziose.

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Mura all’ingresso di Provins © Shutterstock /BearFotos
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Vicoli di Provins © Shutterstock /ilolab

Tutto è iniziato con il ritrovamento delle reliquie di Saint Ayoul, intorno all’anno mille! Il fervore religioso ha attirato migliaia di pellegrini, che a loro volta hanno attirato i mercanti. È stato allora che i conti di Champagne hanno fatto di Provins una vetrina del loro potere: una città fortificata, organizzata, prospera e vivace.

Oggi non è sparito quasi niente. La città alta, chiamata le Châtel, ha i monumenti più importanti: la Torre César, che si alza fiera sopra i tetti di tegole, simbolo di potere, vigilanza e dominio. Costruita nel XII° secolo, dalla cima si vede ancora tutta la città e la campagna a perdita d’occhio. Appena più in basso, la collegiata di Saint-Quiriace, incompiuta ma imponente, con la sua navata luminosa e il coro sovradimensionato, è la testimonianza delle ambizioni dei conti e della ricchezza passata. Più in basso, la Grange aux Dîmes, un magnifico magazzino commerciale con volte gotiche, è un luogo dove si respira l’atmosfera effervescente delle fiere: sembra quasi di sentire ancora le grida dei cambiavalute, le trattative, il rumore degli zoccoli sui vicoli acciottolati.

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Chiesa collegiata di Saint Quiriace, a Provins © Shutterstock /Alexandre.ROSA
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Vetrate nella chiesa di Saint-Quiriace, a Provins © Shutterstock /MARIE Sabrina

La città bassa, o il Val, un tempo abitata da artigiani e commercianti, è un labirinto di vicoli con case a graticcio, fontane, giardini nascosti e cantine misteriose. Qui si conservavano le merci, si conciava il cuoio, si preparavano i banchetti. Oggi è possibile passeggiare in questi vicoli con una macchina fotografica in mano, un filo d’erba tra i denti e gli occhi pieni di stelle.

Ciò che affascina di Provins è la sua autenticità. Non è un borgo sospeso nel tempo per i turisti: è un luogo vivo, abitato e animato tutto l’anno. La città non cerca di ricreare il suo passato, lo vive ancora. Ogni strada, ogni pietra, ogni volta respira il Medioevo. Ma un Medioevo sensoriale, goloso, vibrante. Provins si scopre lentamente. Qui si viene per passeggiare, respirare, osservare; ogni cosa è vicina e si raggiunge a piedi.

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Torre César, a Provins © Shutterstock /MARIE Sabrina
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© Shutterstock /BearFotos

E quando cala la notte, la città si illumina. Le mura si accendono di luci soffuse, la pietra assume riflessi dorati, i vicoli diventano misteriosi. È forse il momento ideale per cenare in un albergo, lasciarsi scaldare da una zuppa davanti al camino, sorseggiare un bicchiere di vino locale, assporare un piatto di Brie di Provins, il formaggio locale prodotto fin dal XIII° secolo.

Nascosta nella valle del Durteint, a due passi dal centro medievale di Provins, la Roseraie de Provins è molto più di un giardino: è una rinascita. Un tempo palude, poi vivaio, questo luogo era diventato un terreno abbandonato. Nel 2007, Bruno Clergeot, originario della zona, ha deciso di ridare vita a questo sito dimenticato ricreando lo scenario ideale per la Rosa di Provins, emblema storico della città sin dal ritorno delle crociate.

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Roseraie de Provins© Shutterstock /picsart_ah
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Pausa nella natura tra le rose di Provins © Shutterstock /paola balduzzi

Esteso su tre ettari, il giardino offre una passeggiata attraverso la storia della rosa: Galliche, Centifolia, Bourbon o ancora Ibride moderne, tutte selezionate per il loro profumo e la loro rusticità. Concepito come un teatro naturale, ogni camera verde offre una boccata d’aria, un panomara straordinario, un momento di pace. Qui non ci sono pesticidi, né vincoli: solo natura, passione e il piacere di trasmettere. Una tappa tranquilla, poetica e profondamente umana. Un luogo da scoprire per un’ autentica fuga nella natura!

Vicina, poco conosciuta, ricca ma tranquilla, Provins offre un vero e proprio cambio di paesaggio a meno di due ore da Parigi. Provins è una promessa mantenuta: quella di ritrovare un’altra epoca, un’altra Francia. Una Francia radicata nel territorio, che ha conservato i profumi di un tempo. Una città che merita di essere visitata, di perdersi al suo interno, di tornarci. Per trovare più ispirazione su altre città preservate, iscrivetevi alla nostra newsletter o visitate il nostro sito web. Se siete già affascinati da città storiche, fate il grande passo con la nostra boutique online o scoprite il nostro programma fedeltà.

Di Émilie FALLOT NGUYEN 

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