
19 Giugno 2025
La Strada dei Formaggi dell’Alvernia
Teritoria vi accompagna alla scoperta del territorio con la Strada dei Formaggi dell'Alvernia. Sapete cosa si nasconde dietro questo itinerario?
Foto di copertina: Funivia sopra i paesaggi del Cantal ©Shutterstock / jef77
Lungo la Strada dei Formaggi dell’Alvernia scoprirete cinque formaggi DOP: Cantal, Saint-Nectaire, Fourme d’Ambert, Bleu d’Auvergne e Salers. Ognuno porta con sé garanzie di qualità e un profondo legame con il territorio. A differenza della Strada dei Vini, non esiste un itinerario fisso: Teritoria vi invita a esplorare queste eccellenze passando per le città da cui prendono il nome.
Saint-Nectaire
Questo formaggio a pasta molle fatto con latte di vacca è noto per la sua cremosità e il suo sapore unico. Inoltre, il savoir-faire di questo formaggio risale alla corte di Luigi XIV°.

Nascosta nella valle della Couze Chambon, esplorate la cittadina di Saint-Nectaire. Godetevi una passeggiata fino alla sua chiesa romanica, arroccata sul Mont Cornadore e considerata uno dei cinque edifici più rappresentativi dell’arte romanica in Alvernia. Ammirate la bellezza grezza delle sue pietre bianche d’origine vulcanica: l’Alvernia, antica terra di vulcani, conferisce a queste pietre millenarie un colore unico.

L’identità vulcanica unica di Saint-Nectaire si riflette nei suoi paesaggi: dall’antica stazione termale lungo il torrente Courançon alla palude salata e alla grotta delle acque pietrificate, che aggiunge fascino al luogo. La città ha ricevuto una stella dalla Guida Michelin Viaggi e Cultura, che ne ha riconosciuto la qualità e l’autenticità, sia dal punto di vista naturale che artistico. Se visitate Saint-Nectaire, non perdetevi la Fontaine Pétrifiée (letteralmente fontana pietrificata): una meraviglia naturale nota per le sue sculture di calcite. L’acqua della grotta, rarissima, ed è celebrata in numerose opere d’arte.


A due passi da Saint-Nectaire si trova Freydefont-Saint-Nectaire con il suo allevamento di mucche da latte. Scoprite insieme agli allevatori appassionati la lavorazione del formaggio Saint-Nectaire, dalla mungitura (alle 18:00 dal lunedì al sabato) fino alla fermentazione lattica (al mattino, a partire dalle 10:30).
Fourme d’Ambert
“Fourme” è una parola che forse vi suona familiare… ma sapete cosa significa? Deriva dall’antico francese e indicava originariamente il contenitore usato per modellare il formaggio, da cui il verbo “formare”. Con il tempo, il termine ha iniziato a designare il prodotto stesso: “fourmage” è diventato “fromage”. Solo la Fourme d’Ambert ha conservato questo legame con il passato, un tratto distintivo di questo formaggio, prodotto con muffa di pane di segale.

Ambert, riconosciuta come città ciclabile, si trova nella pianura omonima, circondata dai monti del Forez e del Livradois. Inizialmente nota per la qualità della carta utilizzata nelle prime edizioni dell’Enciclopedia del 1751, la città offre numerose bellezze architettoniche da scoprire: la chiesa gotica di Saint-Jean, il Dolmen di Boisseyre, entrambi classificati come Monumenti Storici, e il singolare municipio di Ambert, che sorprende per la sua forma circolare, tanto particolare da essere paragonata a quella del celebre formaggio locale.


Nel cuore della città, la Maison de la Fourme d’Ambert, attiva dal XIV° secolo e aperta dal martedì al sabato, accoglie tutti coloro che desiderano scoprire la storia del celebre formaggio e comprenderne le fasi di lavorazione. Dopo una buona degustazione in cantina, partite alla scoperta delle jasseries: le antiche capanne in legno e granito con tetti di tegole curve, che raccontano la vita dei contadini durante l’alpeggio estivo. Assaporate i sapori dolci e salati dei formaggi DOP dell’Alvernia e assistete alla loro produzione: dalla cagliatura alla degustazione del formaggio fresco, passando per la visita alla latteria con la zangola.
Bleu d’Auvergne
Tra le tappe imperdibili lungo la Strada dei Formaggi dell’Alvernia, c’è il Bleu d’Auvergne, un formaggio a latte crudo con muffa di pane di segale: ha una pasta color avorio, venata di blu-verde, e un profumo delicatamente floreale.

Il formaggio nasce nella cittadina di Laqueuille, a 1.050 metri di altitudine, nel cuore del Parco Naturale dei Vulcani dell’Alvernia. Nessun altro villaggio della zona si trova più in alto! Il piccolo paese di 500 abitanti si chiamava un tempo “La Colha”, che nel dialetto pirenaico significa “la capanna del pastore”. È su questo antico sperone roccioso che il celebre Bleu d’Auvergne viene stagionato per almeno 28 giorni, in cantine dove la regolare foratura favorisce lo sviluppo del Penicillium roqueforti. La sua storia è raccontata nel Museo di Laqueuille, tra mostre immersive, curiosità storiche e racconti di banditismo.

Attraversando il piccolo borgo ricco di autenticità, lasciatevi conquistare dai Monts Dore con un’escursione verso La Banne o la Cascade du Trador. Risalendo il villaggio di Trador, una faglia geologica rivela una cascata naturale, formata da un’antica colata lavica raffreddata. Le sue fessure hanno dato origine a colonne poligonali note come “organi”.
Le Salers
Il Salers, che dal 1961 fa parte del marchio AOP d’Auvergne, è fatto con latte crudo di fattoria e stagionato per sette mesi in un contenitore di legno. Da aprile a settembre, le mucche rosse si nutrono dei prati verdi e producono un latte unico.


Una produzione vivace e colorata, proprio come la cittadina di Salers. Situata a 950 metri di altitudine, sui Monti del Cantal, questa piccola città medievale è stata inserita tra i “Sites Remarquables du Goût”, i Luoghi del Gusto. Qui potete visitare la chiesa di Saint-Mathieu e gli antichi quartieri borghesi, costruiti in pietra vulcanica e coperti da tegole d’ardesia. I più sportivi apprezzeranno il percorso “La Pastourelle”, ideale per esplorare i panorami mozzafiato del Cantal in mountain bike o a piedi durante un’escursione.


A pochi chilometri dal borgo di Salers, la fattoria “Les Burons de Salers” offre l’occasione di scoprire la storia del celebre formaggio, della genziana e della specialità locale: la truffade.
Le Cantal
Ultimo, ma non per importanza, sulla Strada dei Formaggi dell’Alvernia: il Cantal. Il suo nome deriva dall’antico termine gallico-celtico “Cantalo”, che significa “frontiere”. Questo dipartimento montuoso e poco popolato offre una bellezza selvaggia da scoprire tra paesaggi e climi diversi: vallate verdi, ghiacciai, grandi dighe, laghi e formaggi DOP.

Il Cantal è il formaggio più antico della regione, con quasi 2000 anni di storia. Il suo sapore unico nasce dai pascoli dell’omonimo dipartimento e da una lavorazione che prevede oltre 30 ore di stagionatura in cantina.

Ecco perché esistono diversi tipi di Cantal, a seconda del tempo di stagionatura: quello giovane ha meno di due mesi, quello maturo supera i sei. Più a lungo stagiona, più intenso diventa il suo sapore.
Ora non c’è più bisogno di cercare i panelli marroni che indicano i numerosi itinerari verso la Strada dei Formaggi dell’Alvernia. Per incontrare i produttori e apprezzare il loro savoir-faire, avete tutte le chiavi in mano. Per scoprire altri itinerari alla scoperta del territorio e delle nostre regioni, iscrivetevi alla nostra newsletter. Prolungate il piacere: regalate una fuga golosa con le nostre carte e i cofanetti regalo, validi in tutte le nostre strutture in Alvernia e non solo. Un’idea perfetta per chi ama il territorio. Entrate nel nostro programma fedeltà e accumulate vantaggi a ogni tappa del vostro viaggio, per soggiorni sempre più autentici.
Di Émilie FALLOT NGUYEN