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Dove andare in Europa a giugno

Se ti stai chiedendo dove andare in Europa a giugno per goderti il sole, Teritoria ti propone una selezione d’indirizzi nascosti dove si viaggia con l’essenziale, in sintonia con il territorio e le stagioni.

Rimanere in Francia significa immergersi in un territorio ricco di sfumature e di diversità.

La Drôme Provenzale 

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Campo di lavanda nella Drôme Provenzale © shutterstock / photosimysia

A sud della valle del Rodano, la Drôme Provenzale si svela come un paesaggio da cartolina: distese di lavanda in fiore, dolci colline punteggiate di ulivi… Ma qui, non si trova lo stesso trambusto del vicino Luberon. I borghi arroccati di Poët-Laval, La Garde-Adhémar o Saoû, ad esempio, sono un’oasi di pace.

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Grignan borgo medievale © shutterstock / Begir

È anche un angolo di paradiso per gli appassionati di escursioni a piedi. Tra le esperienze da non perdere, ti consigliamo di provare il sentiero degli Ugoni, di passeggiare per i vicoli ombreggiati di Grignan o di noleggiare una bicicletta elettrica per perderti tra le stradine dei dintorni.

Il Parco naturale regionale dell’Alta Linguadoca

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Vista sull’Hérault e sul Parco Naturale dell’Alta Linguadoca dalla cima del Mont-Caroux © shutterstock / Idgfr photos

Ancora poco esplorata, l’Alta Linguadoca è una terra di contrasti e silenzi. I monti del Caroux, le foreste del Somail e le gole di Héric creano un susseguirsi di paesaggi intimamente legati, in perfetta armonia. A giugno, i sentieri escursionistici permettono di osservare una biodiversità rara, accompagnati dal canto delle cicale.

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Vista dalle Gole di Héric nell’Hérault © shutterstock / Pierre Alexandre Saumon

E con un po’ di fortuna, potrai persino incontrare dei mufloni. Per goderti al meglio questa esperienza, Teritoria ti invita a privilegiare attività rilassanti come la fotografia, le passeggiate, le escursioni botaniche o l’introduzione alla permacultura presso le fattorie locali.

Ora dirigiamoci verso un’Italia nascosta, con il suo stile di vita lento, i borghi dimenticati e quei territori soleggiati che sanno toccare l’anima.

Il Molise

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Vista del Trabucco di Celestino, Termoli, Italia © shutterstock / Only Fabrizio

Dimentica Roma, Firenze o le Cinque Terre. Il Molise, tra l’Abruzzo e la Puglia, è senza dubbio la regione più nascosta d’Italia… e una delle più autentiche. I suoi borghi medievali, come Agnone, Termoli o Campobasso, sembrano essersi fermati nel tempo. Qui, si parlano ancora i dialetti antichi e si cucina secondo le tradizioni.

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Vicolo nella città di Campobasso, Italia © shutterstock / Lev Levin

A giugno, i sentieri escursionistici si riempiono di fiori e le spiagge sono ancora deserte. È il momento ideale per scoprire questa regione a piedi, in treno o in bicicletta! Secondo noi, l’attività tipica da non perdere è un’escursione lungo uno storico percorso di transumanza per scoprire il legame millenario tra l’uomo, gli animali e la terra.

Le Marche

Ancora poco frequentata dai turisti, la regione delle Marche è l’alter ego tranquillo della Toscana. All’inizio dell’estate la luce è magnifica, le temperature sono ideali e il mare già caldo, perfetto per fare il bagno in tutta libertà. Tra i nostri borghi preferiti ci sono Urbino, Corinaldo e Offida.

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Parco regionale della Riserva Naturale del Monte Conero a Sirolo, Italia © shutterstock / Eddy Galeotti

Se sei nei dintorni, puoi approfittarne per scoprire il Parco naturale regionale del Conero, dove piccole insenature nascoste aspettano solo di essere scoperte dagli escursionisti più audaci. 

Ah, la Spagna… che dire di questa destinazione, impossibile non lasciarsi travolgere da questo mosaico di culture, lingue e terre dai forti contrasti. Teritoria ti accompagna alla scoperta di alcuni indirizzi autentici e riservati, per rispondere alla semplice domanda: dove andare in Europa a giugno?

Le Asturie

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Lago Ercina a Covadonga, Picos de Europa, Asturie, Spagna © shuttrstock / Daboost

Dimentica le spiagge affollate della Costa Brava e parti per le Asturie, nel nord-ovest della Spagna. Qui le montagne si tuffano nel mare, i borghi sembrano usciti da una fiaba e la e la gastronomia celebra con fierezza l’autenticità dei prodotti locali. Uno dei luoghi che amiamo di più? 

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Escursione nel Parco Nazionale dei Picchi d’Europa © shutterstock / imagoDens

Il Parco Nazionale dei Picchi d’Europa, un santuario per escursionisti, con sentieri poco battuti che invitano alla contemplazione e alla scoperta. 

Per chi ama le esperienze fuori dal comune, concediti una notte in una capanna immersa nella natura e Riconnettiti con l’essenziale.

L’entroterra catalana 

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Foresta della Garrotxa, Catalogna, Spagna © shutterstock / M. Vinuesa

Se cerchi il sole a giugno, ma senza andare al mare, ti proponiamo una bella fuga nell’entroterra catalano. Lontano da Barcellona, la Garrotxa o il Priorat ti portano in un mondo di vulcani spenti, foreste e borghi sospesi.

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Vigneti terrazzati nella regione del Priorat, Catalogna, Spagna © shutterstock / Oliverasoscar

Una quieta atmosfera, le persone sono accoglienti e le tradizioni sono ancora vive, il tutto immerso in un paesaggio incontaminato. Se sei appassionato di enoturismo e di escursioni, questo angolo della Catalogna, ti conquisterà!

Partire a giugno significa godersi l’anteprima della stagione estiva, quando le destinazioni sono ancora tranquille, la gente del luogo è più disponibile e la natura si rivela in tutta la sua bellezza. È anche l’occasione perfetta per viaggiare in modo più consapevole, scegliendo luoghi meno affollati, mezzi di trasporto sostenibili ed esperienze legate al territorio. L’Europa ti aspetta. Non resta che uscire dai sentieri battuti… e seguire il sole. Con Teritoria, scopri un nuovo modo di viaggiare: autentico, sostenibile, umano. Le nostre strutture, a due passi da questi luoghi suggestivi, sono gestite da padroni di casa appassionati e responsabili.

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Alte Alpi: natura, escursioni e paesaggi incontaminati

Foto di copertina: ©Shutterstock /JeanLucIchard

Voglia di una boccata d’aria fresca, panorami mozzafiato e un’immersione totale in una natura incontaminata? Le Alte Alpi, gioiello della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, offrono paesaggi eccezionali per gli amanti della montagna. Tra escursioni, foreste protette, laghi dalle acque cristalline e grandi spazi naturali, ogni sentiero, ogni paesaggio invita alla contemplazione e all’evasione.

Che siate appassionati di alta montagna, escursionisti curiosi o semplicemente alla ricerca di paesaggi rilassanti, partite alla scoperta delle meraviglie naturali delle Alte Alpi.

Parco Nazionale degli Écrins: un santuario per gli escursionisti

Il Parco Nazionale degli Écrins, un autentico tesoro delle Alte Alpi, è un luogo da non perdere per gli amanti della natura e delle escursioni.

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Parco Nazionale degli Écrins©Shutterstock / cfrancois-roux_

Creato nel 1973 dopo anni di impegno da parte di alpinisti e naturalisti, questo parco protetto regala paesaggi alpini mozzafiato e una biodiversità straordinaria. Tra i percorsi più spettacolari, non perdetevi:

Il lago dell’Eychauda, si raggiunge dopo una magnifica escursione che vi porta a oltre 2.500 metri di altitudine. Questo lago glaciale, arroccato nel cuore delle montagne, rivela acque di un blu intenso, alimentate dallo scioglimento dei ghiacciai circostanti.

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Il lago dell’Eychauda © Ufficio del Turismo Pays des Écrins / Thibaut BLAIS

Il ghiacciaio Blanc, è uno degli ultimi ghiacciai ancora accessibili delle Alpi meridionali. La salita graduale vi immerge in un paesaggio minerale impressionante, tra nevi perenni e creste aguzze.

Se siete in cerca di avventura e volete un itinerario più lungo, il GR54, anche chiamato Tour des Écrins, offre un incredibile percorso ad anello intorno alle vette più alte del massiccio, tra cui la Barre des Écrins, che raggiunge i 4.102 metri.

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GR54 © shutterstock / Francois Roux

A piedi, in mountain bike o a dorso d’asino, ogni sentiero offre un’esperienza unica, a stretto contatto con una natura incontaminata e preservata.

Mont Guillaume: un panorama indimenticabile sul lago di Serre-Ponçon

Il Mont Guillaume, che domina la città di Embrun, è alto 2.542 m ed è un luogo ideale per un’escursione facile, ricca di meraviglie da scoprire. La salita, con i suoi fantastici panorami, conduce a una cima che offre una vista a 360° sul lago di Serre-Ponçon e sulle montagne intorno.

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Mont Guillaume © iStock / Bertrand Van isterdael

Il sentiero si snoda inizialmente attraverso un bosco di larici, dove la luce filtra tra i rami creando un’atmosfera rilassante, quasi mistica. Si prosegue poi verso la Chapelle di Séyères, un luogo ricco di storia, prima di raggiungere gli alpeggi d’alta quota, da dove si gode una vista ampia e spettacolare. Il sentiero Widman prende il nome da Charles Éric Widman, giovane tenente che nel 1897 fu il primo a scalare il Mont Guillaume con gli sci. Oggi una meta imperdibile per gli appassionati di sci alpinismo in inverno.

Foresta di Boscodon: un’esperienza sensoriale nel cuore di un sito Natura 2000

Situata sulle alture del lago di Serre-Ponçon, la foresta di Boscodon è un luogo tranquillo dove la natura è protagonista. Classificata sito Natura 2000, ospita una fauna e una flora eccezionali, tra cui il gallo cedrone, la marmotta, il camoscio e numerose specie di rapaci. Vi crescono anche piante rare come il sabot di Venere e la berardie lanuginosa, autentici tesori botanici.

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panorama dalla foresta di Boscodon / iStock © Michel Peres

I sentieri che attraversano la foresta vi invitano a fare una passeggiata e a godervi il panorama. Tra alberi secolari, torrenti cristallini e sentieri storici, ogni passo vi svela sempre di più l’anima di questo luogo magico.

Per un soggiorno all’insegna dello sport in mezzo alle montagne, l’ideale è tuffarvi nelle acque cristalline delle Alte Alpi. Conosciute in tutto il mondo, sono una tappa obbligatoria per i viaggiatori di tutte le età!

Lago di Serre-Ponçon: un gioiello turchese nel cuore delle Alpi

Il lago di Serre-Ponçon, nato dalla costruzione di una diga negli anni ’60, è oggi il più grande lago artificiale della Francia metropolitana. Un vero mare nell’entroterra, incastonato ai piedi delle montagne, che offre paesaggi spettacolari e numerose attività acquatiche.

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Vista dall’alto del Lago di Serre-Ponçon / iStock © Razvan

Se cercate sensazioni tranquille, vi piaceranno attività come il kayak e il paddle, ideali per esplorare le calette selvagge dalle acque cristalline. Potrete rilassarvi sulle spiagge insignite della Bandiera Blu, perfette per un bagno in acque che, in estate, raggiungono i 23 °C. Vi invitiamo a provare anche la vela e la navigazione, grazie ai più di 1.000 ormeggi disponibili nei porti del lago.

Ben protetto e rispettoso dell’ambiente, il lago di Serre-Ponçon è una meta da non perdere per gli amanti della natura e delle attività nautiche eco-responsabili.

Il lago di Embrun: una spiaggia in mezzo alle montagne

A soli 2 km dal centro di Embrun, il Plan d’Eau d’Embrun è un luogo ideale per rilassarsi e fare il bagno con la famiglia. Separato dal lago di Serre-Ponçon da una diga, quest’area naturale attrezzata è caratterizzata da acque calme e sicure, perfette per grandi e piccini. Sul sito potete rilassarvi sulle spiagge attrezzate e sorvegliate e praticare diverse attività nautiche, dal pedalò al paddle. Il tutto in un ambiente naturale incontaminato, ideale per una pausa rigenerante dopo un’escursione nei dintorni.

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Lago di Embrun © shutterstock / Bertrand Van isterdael

Dalle cime innevate del Parco Nazionale degli Écrins, passando per fitte foreste e luminosi pascoli alpini, fino alle acque turchesi del lago di Serre-Ponçon, le Alte Alpi sono un vero paradiso per gli amanti della natura e dell’avventura. Che siate alla ricerca di escursioni sportive, esperienze autentiche o momenti di relax in mezzo alla natura, questo territorio incontaminato della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra vi regala un terreno di gioco unico, tra cielo e montagne.

Riconnettetevi con l’essenziale e scoprite i tesori delle Alte Alpi. Tutte le nostre strutture Teritoria della regione vi aspettano sul nostro sito web o trovate altre ispirazioni per le vostre prossime esperienze in Provenza-Alpi-Costa Azzurra (o altrove) iscrivendovi alla nostra newsletter. Se questi meravigliosi paesaggi vi hanno già conquistato, pianificate il vostro viaggio scoprendo il nostro programma fedeltà.

Di Emilie Fallot Nguyen 

Sartena e dintorni: scoprite “l’isola della bellezza” e i suoi paesaggi

Foto di copertina: © shutterstock /Rolf E. Staerk

Terra di carattere, tra mare e montagna, Sartena e i suoi dintorni offrono un’immersione totale nell’anima corsa. Vicoli acciottolati, piazze animate, tradizioni secolari e paesaggi selvaggi: qui ogni pietra racconta una storia e ogni sentiero svela un tesoro naturale. Dalla processione del Catenacciu alle calette segrete di Tizzano e alle maestose Cime di Bavella, scopri perché la Corsica merita più che mai il suo soprannome di isola della bellezza.

Arroccata su uno sperone roccioso, Sartena ti conquisterà con i suoi paesaggi autentici e la sua atmosfera davvero unica. Passeggia per i vicoli tra le case di granito, respirate l’atmosfera della terra e lasciatevi trasportare dai profumi del mercato, dove si mescolano formaggi di pecora, figatellu e canistrelli. La Corsica è chiamata “l’isola della bellezza” e scoprendo questi paesaggi capirai il perché!

Le Cime di Bavella: un paesaggio da cartolina

Vero e proprio gioiello della montagna corsa, le Cime di Bavella creano un paesaggio spettacolare fatto di picchi rocciosi e boschi di pini. Raggiungibile dall’omonimo passo, questo massiccio vi regala escursioni indimenticabili: il Trou de la Bombe (letteralmente il buco della bomba) è un sentiero facile che conduce a una finestra naturale scavata nella roccia, da dove potete godervi una vista mozzafiato.

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Cime di Bavela in Corsica © iStock / krisztian juhasz

Valle del Rizzanese: un’oasi nel cuore della macchia mediterranea

Il percorso delle Cime di Bavela, è un sentiero ad anello di 5 ore che attraversa uno dei panorami più belli della Corsica. Le piscine naturali di Purcaraccia: vasche di acqua turchese nascoste nel cuore del granito, sono l’ideale per una pausa rinfrescante.

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Piscine naturali di Purcaraccia / shutterstock © salajean

Dal villaggio di Sainte-Lucie-de-Tallano, un sentiero si snoda attraverso il bosco fino a raggiungere le acque limpide del Rizzanese. Qui, tra le rocce scolpite dal tempo, si nascondono splendide piscine naturali, ideali per un bagno immersi nella natura. Una splendida pausa dopo aver visitato i bagni di Caldane, sorgenti di acqua calda rinomate fin dall’antichità.

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Piscine naturelle Rizzanese © iStock / fotoember

Sentiero dei Bruzzi: dove il mare incontra la macchia mediterranea

Nel comune di Pianottoli-Caldarello, il sentiero dei Bruzzi offre una passeggiata incantevole tra blocchi di granito scolpiti dal vento e calette segrete dalle acque cristalline.

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Sentiero costiero dei Bruzzi © shutterstock / Robirensi

La spiaggia di Venere, con il suo scoglio che sembra emergere dalle onde come un’antica dea, è una tappa imperdibile per gli amanti dei paesaggi incontaminati.

Il tour dell’isola non sarebbe completo senza un tuffo in mare: scoprite il nostro itinerario lungo le spiagge incontaminate nei dintorni di Sartena.

Tizzano: tra rovine del passato e calette segrete

La strada che conduce a Tizzano è già una promessa di evasione. Lungo il percorso, fermatevi sull’altopiano di Cauria per ammirare gli antichi menhir, testimoni silenziosi di una storia millenaria. E poi, dietro un tornante, tra le rocce si apre il piccolo porto di Tizzano. Questo tranquillo borgo di pescatori, oggi trasformato in un grazioso porto turistico, è il punto di partenza ideale per esplorare spiagge paradisiache.

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Tizzano © iStock / Virginie Lobel

Partite a piedi o in kayak alla scoperta di calette nascoste, accessibili solo dal mare o tramite sentieri poco battuti. Qui l’acqua è incredibilmente limpida e invita a fare il bagno in uno sfondo da cartolina. Non avete bisogno di maschera e boccaglio per vedere i pesci che danzano tra gli scogli, tanto è impressionante la trasparenza dell’acqua.

Roccapina: sotto la protezione del Leone di pietra

Più a sud, la natura ha scolpito un guardiano maestoso: il celebre Leone di Roccapina, un imponente forma rocciosa che domina la baia. Questa figura sembra vegliare su una spiaggia di una purezza estrema, dove la sabbia bianca si estende tra acque cristalline e una macchia profumata.

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Roccapina © iStock / joningall

Per arrivare in questo angolo di paradiso, basta una breve passeggiata attraverso un paesaggio incontaminato, dove l’aria profuma di mirto e elicriso. Non lontano, sotto la superficie, i relitti di barche dimenticate sono immersi nel silenzio delle profondità marina.

Riserva naturale di Scandola: una natura incontaminata e protetta

La riserva di Scandola vanta una fauna straordinaria, dove hanno trovato rifugio diverse migliaia di specie. Cinghiali, rettili, volpi e anfibi vivono liberamente in questo santuario protetto. Tra gli abitanti più sorprendenti, un pipistrello gigante, soprannominato “molosso”, ha deciso di stabilirsi qui, diventando il più grande d’Europa. Mentre sulle scogliere scoscese, l’aquila reale, il falco pellegrino, il falco pescatore e i gabbiani nidificano e offrono uno spettacolo meraviglioso agli amanti del birdwatching.

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Riserva naturale di Scandola © shutterstock / iacomino FRiMAGES

Sotto la superficie vi aspetta un mondo altrettanto ricco. Il mare nasconde una biodiversità incredibile: molluschi, coralli, praterie di posidonia e ben 243 specie di pesci che nuotano in queste acque cristalline. Al largo di Scandola, non è raro avvistare grandi mammiferi marini come i delfini. Curiosi e giocherelloni, amano avvicinarsi alle imbarcazioni, scivolando con grazia tra le onde, offrendo talvolta uno spettacolo indimenticabile ai fortunati che incrociano la loro strada. Quindi, amanti degli animali, prendete il binocolo e armatevi di pazienza se volete avvistarli!

Sartena e i suoi dintorni rappresentano alla perfezione l’essenza della Corsica: un territorio incontaminato e autentico, dove storia e natura si intrecciano in ogni momento. Che siate appassionati di escursionismo, amanti del patrimonio culturale o alla ricerca di spiagge nascoste, questa regione vi promette un soggiorno fuori dal tempo, tra tradizioni e panorami mozzafiato.

Per scoprire Sartena e la Corsica, scoprite le strutture Teritoria sul nostro sito web e lasciatevi ispirare per il vostro prossimo viaggio nel Mediterraneo con la nostra newsletter. I paesaggi vi hanno conquistato? Pianificate il vostro prossimo viaggio e scoprite il nostro programma fedeltà.

Di Emilie FALLOT NGUYEN

Strada dei vini tra Angiò e Saumur

Foto copertina: © Getty Images / ribeirorocha

Situata nel cuore dei Paesi della Loira, Angiò è una terra di vigneti, castelli e borghi dal fascino intramontabile. Dai maestosi castelli di Brissac alle bollicine raffinate del Saumurois, passando per i morbidi vini del Layon, ogni tappa di questo viaggio ti immerge in un mondo di autenticità ed eleganza. Lasciatevi guidare in un itinerario enoturistico nel cuore dell’Angiò, a Saumur, dove ogni bicchiere racconta una storia e ogni panorama invita alla contemplazione.

Joachim du Bellay, originario della regione, parlava di questo territorio come di “una dolcezza angevina” lontana dal trambusto della corte. Ripercorrete il cammino che lo ha condotto ai castelli e ai villaggi che hanno ispirato le sue poesie.

Un tour enologico: lo Château de Brissac

Durante il vostro viaggio, scoprirete un’armonia autentica tra paesaggi naturali e ricchezze storiche. Questo itinerario, con le sue 27 denominazioni, vi porterà alla scoperta di castelli storici, cantine trogloditiche e case vinicole emblematiche, dove degustazioni e convivialità sono all’ordine del giorno. 

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Château de Brissac / Shutterstock © Richard Semik

Lo Château de Brissac, costruito nel XV° secolo, alto 48 metri e con sette piani, è il più alto di Francia. L’architettura maestosa e i saloni super decorati sono davvero sbalorditivi. La cappella, la galleria dei ritratti piena di storia e il parco paesaggistico con giardini alla francese si fondono armoniosamente e rivelano un ambiente incantevole che racconta la storia dell’Angiò.

Un tour enologico: il vino di Saumur

Saumur è rinomata per il suo vino frizzante, imperdibile per gli amanti delle bollicine fini ed eleganti. Il Saumur brut, prodotto seguendo il metodo tradizionale, fa concorrenza ai migliori spumanti francesi.

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Cantina trogloditica / Shutterstock © BONDART PHOTOGRAPHY

Immergetevi nel fantastico mondo del vino con un corso di enologia a Saumur o Angers, perfetto per affinare le vostre conoscenze. Scoprite la Maison Louis de Grenelle, nascosta in una spettacolare cantina troglodita, e godetevi una degustazione unica. Queste gallerie scavate nel tufo un tempo erano usate come magazzini. Oggi sono un luogo spettacolare per scoprire i vini della regione.

Un tour enologico: una degustazione sotterranea intensa e suggestiva

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Visita dei vigneti / Shutterstock © RossHelen

Nel Saumurois, il vino si scopre anche attraverso un’esperienza sensoriale e interattiva. Visitate i Vigneti Edonis, dove una cantina trogloditica scavata nel tufo offre un’esperienza unica: un percorso immersivo che unisce la storia del vigneto alla degustazione di cuvée locali, il tutto in uno spettacolare ambiente sotterraneo.

Itinerario nell’Angiò: da Saumur allo Château Montreuil-Bellay

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Château Montreuil-Bellay / Getty Images © DigitalEchos

Questo castello, che è anche un domaine viticolo si estende su 16 ettari, dove vengono coltivati con grande passione il Chenin, lo Chardonnay e il Cabernet. La tappa ideale per degustare vini eleganti e raffinati, scoprendo l’affascinante storia dello Château Montreuil-Bellay. Non esitate a fissare un appuntamento con il Chatelier per una visita guidata del castello e una degustazione dei vini locali, in questo scenario eccezionale!

Nel 2025, lo Château Montreuil-Bellay festeggia i suoi 1000 anni con un programma pieno di feste. Rivivi il Medioevo con ricostruzioni storiche, tornei cavallereschi e attività coinvolgenti. È un’occasione unica per degustare i vini della tenuta e per immergervi nella storia di uno dei castelli più belli dell’Angiò.

Itinerario nell’Angiò: da Saumur a les Coteaux du Layon 

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Vigneti / Getty Images © BZH22

L’Anjou Noir, prodotto in 27 comuni, gode di un territorio unico, chiamato così per i suoi terreni di scisto e arenaria provenienti dal basamento armoricano. Questi terreni conferiscono al vino un carattere particolare: il colore è più giovane, il sapore ricorda il miele e la frutta. È una tappa ideale per degustare un vino eccezionale e comprendere le sottigliezze di questo territorio.

Itinerario nell’Angiò: da Saumur allo Château Brézé 

Il vigneto di Brézé, vero gioiello del Paese della Loira, si distingue per i suoi raffinati vini rossi a base di Cabernet Franc, vitigno emblematico della regione. L’Angiò è una terra dalla straordinaria diversità viticola, dove ogni vitigno rivela una tavolozza aromatica eccezionale.

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Château de Brezé / Shutterstock © Richard Semik

Lo Château de Brézé, a una decina di chilometri da Saumur, è un monumento storico noto per il suo impressionante sistema di grotte perfettamente conservate. L’architettura neogotica custodisce tracce del passato, tra cui un panificio sotterraneo e cantine scavate nella roccia. Tra degustazioni di vini ed esplorazioni delle gallerie segrete del castello, la visita promette un’immersione unica nella storia e nel territorio.

Un circuito sportivo: mettetevi alla prova con la bicicletta!

Per un’escursione che unisce natura ed enoturismo, percorrete la Loira in bicicletta lungo alcuni dei vigneti più belli della valle. Da Brissac a Saumur, passando per Montreuil-Bellay, questo itinerario invita a scoprire i territori straordinari tra l’Angiò e il Saumurois.

Angiò e Saumur offrono una fuga incantevole, dove vigneti eccezionali e tesori storici si fondono armoniosamente. Tra degustazioni raffinate, castelli maestosi e paesaggi scolpiti dalla Loira, ogni tappa rivela l’anima autentica della regione. Che siate amanti dei grandi vini, appassionati di storia o un viaggiatore alla ricerca di nuove scoperte, questo tour enogastronomico vi regalerà momenti indimenticabili, tra sapori, storia e meraviglia. Tra patrimonio architettonico e sapori unici, la regione seduce gli amanti del vino e gli appassionati di storia.

Scoprite di più visitando il nostro sito web. E continuate l’esperienza scoprendo altre idee per soggiorni ed esperienze culinarie nella nostra boutique online.

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Di Emilie Fallot Nguyen 

Vence, città d’arte e di luce

Foto di copertina: ©Hélène Adant_Paris / Centre Pompidou-Mnam CCI-Biblioteca Kandinsky

Nel 1976, Vence è stata inclusa da National Geographic tra i quattro comuni più belli d’Europa. E non c’è da stupirsi: la sua luce meridionale, morbida e mutevole, ha affascinato molti artisti, soprattutto gli impressionisti. Vence offre un paesaggio unico dove la natura e l’architettura si fondono armoniosamente, rendendola una vera musa per pittori, scultori e creativi di ogni provenienza.

Sulle tracce di Matisse 

Henri Matisse è una delle figure più importanti che hanno vissuto a Vence. Il fascino della città lo ha conquistato ed è qui che ha creato alcune delle sue opere più celebri. Un itinerario artistico dedicato all’artista è in fase di realizzazione e permetterà ai visitatori di ripercorrere le tappe della sua vita e scoprire la sua influenza sulla città. 

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Villa le Rêve, a Vence © Hélène Adant_Paris / Centre Pompidou-Mnam CCI-Biblioteca Kandinsky 

La Villa le Rêve, dove Matisse ha vissuto e lavorato, è già un luogo di riferimento per gli amanti dell’arte. Questo luogo, ancora intriso del suo spirito creativo, oggi ospita artisti in residenza ed eventi culturali.

Una galleria d’arte a cielo aperto

Con più di 35 gallerie, Vence è un vero museo a cielo aperto. Passeggiando per le sue strade potete ammirare opere contemporanee e allo stesso tempo immergervi nella storia artistica della città.

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Henri Matisse © Hélène Adant_Parigi / Centro Pompidou-Mnam CCI-Biblioteca Kandinsky

La luce, che ha ispirato così tanto Matisse, Chagall e Picasso, continua ad attirare artisti e curiosi da tutto il mondo.

Un museo tra pietra e profumi

Vence non è solo pittura. La città ha anche un forte legame con il mondo dei profumi, grazie alla vicinanza con Grasse, la capitale mondiale della profumeria. Il Museo della Pietra Profumata mette in risalto questa tradizione esplorando la storia del profumo e il suo legame con le risorse naturali della regione. Questo savoir-faire, iniziato da Eugène Fuchs della Maison Fragonard nel 1926, arricchisce il patrimonio vivente della città.

Prima di diventare un angolo di paradiso per gli artisti, Vence era una città episcopale fin dal IV° secolo. Il suo centro storico, circondato da mura medievali, racconta il suo passato turbolento e prestigioso. Il patrimonio architettonico testimonia i secoli di storia che hanno plasmato la città. Passeggiando per i vicoli, i visitatori possono ammirare tesori che narrano l’evoluzione di questa città provenzale, tra influenze medievali, feudali ed episcopali.

La Place du Marché, un posto pieno di vita e storia

La Place du Marché (Piazza del Mercato) è un luogo imperdibile se volete immergervi in un’atmosfera autentica di Vence. Fin dal Medioevo, ospita mercati e fiere, dove commercianti e artigiani si riuniscono in un’ effervescenza colorata.

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La fontana bassa, a Vence / © Marc Chaix

Circondata da facciate color ocra e terrazze animate, conserva una tradizione conviviale dove i sapori e i profumi mediterranei si fondono con gli echi del passato.

Un patrimonio architettonico notevole

Durante la passeggiata, fermatevi a Place du Marché (piazza del mercato) per ammirare la fontana medievale. A Vence, l’acqua è un elemento centrale: la città è attraversata da tre fiumi e conta una ventina di fontane. Alle sue acque, leggere e rinfrescanti, vengono attribuite numerose proprietà, tra cui effetti dissetanti e persino diuretici.

Le varie fontane della città rendono il luogo ancora più pittoresco, alcune risalgono al XVI° secolo. Le più note sono la Fontaine Vieille, che risale a prima del XVI° secolo, e la Peyra (1539, restaurata nel 1822).

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Fontana della Peyra, a Vence / © Marx Chaix

In questa città, anche i castelli meritano attenzione. Il Castello Villeneuve (XIII°-XIV° secolo) e la sua controparte fuori le mura del XVII° secolo testimoniano il passato nobile della città. Il secondo, trasformato in museo su iniziativa del sindaco Émile Hugues, ospita oggi mostre prestigiose.

La Cattedrale di Vence, una delle più antiche della regione

Costruita sulle rovine di un tempio romano, la Cattedrale di Notre-Dame de la Nativité è una delle più antiche della regione. Il suo tesoro più prezioso è sicuramente il mosaico di Marc Chagall “Mosè salvato dalle acque”, che aggiunge un tocco di arte moderna a questo monumento pieno di spiritualità e storia.

Vence ospita ancora 21 chiesette, alcune delle quali sono dei veri e propri gioielli di architettura e arte sacra. Tra le più notevoli:

La Chapelle du Rosaire: l’opera completa di Matisse

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Facciata della Chapelle du Rosaire / Shutterstock © Armando Oliveira

Progettata da Henri Matisse tra il 1947 e il 1951, questa chiesetta è un capolavoro in cui l’artista ha curato ogni dettaglio, dalle vetrate agli ornamenti. Il gioco di luci, la semplicità essenziale e i motivi colorati la rendono un luogo unico, imperdibile per gli amanti dell’arte e dell’architettura religiosa.

Altre chiesette significative

Vence si distingue per il suo straordinario patrimonio religioso, testimoniato da numerose chiesette che raccontano la storia e la spiritualità della città. Tra le più antiche, la Chapelle Sainte-Colombe (XII°-XIII° secolo) e la Chapelle Sainte-Élisabeth (XIII°-XIV° secolo) conservano l’impronta medievale della città, mentre la Chapelle Saint-Raphaël (XV° secolo) segna il passaggio al Rinascimento. Nei secoli successivi sorgono autentici gioielli come la Chapelle des Pénitents Blancs (1614), la Chapelle Sainte-Anne (1617) e la maestosa Grande Chapelle du Calvaire (1701), che domina il paesaggio di Vence con il suo complesso di cinque piccole cappelle costruite nel 1720. Più tardi, la Chapelle de Saint-Lambert (1881) e la Chapelle de Notre-Dame des Missions (XX° secolo) completano questo insieme unico, dove storia e spiritualità si intrecciano.

Ogni chiesetta ha il suo fascino e vi accompagna in un viaggio attraverso stili ed epoche diverse, alla scoperta dell’anima di Vence, tra tradizione e ispirazione.

Immersa in una luce unica e ricca di storia, Vence continua a essere una fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo. E che siate amanti dell’arte, appassionati di storia o semplicemente un turista in cerca di meraviglie, la città vi regala un viaggio fuori dal tempo, dove ogni angolo rivela un pezzo del suo ricco patrimonio. Per scoprire altre città con una storia emozionante e scenari ricchi, iscrivetevi alla nostra newsletter o visitate il nostro sito web.

Di Emilie FALLOT NGUYEN 

Albi: città d’eccezione tra storia e patrimonio

Foto di copertina: © CRTL Occitanie / Buscandoalsol

Nel cuore del Tarn, in Occitania, Albi è una città dal patrimonio unico e dall’atmosfera senza tempo. Classificata patrimonio mondiale dell’UNESCO, la “città rossa” deve il suo soprannome ai mattoni di terracotta che ne caratterizzano l’architettura, creando un’armonia visiva sorprendente. Dalla maestosa cattedrale di Santa Cecilia alle tranquille rive del Tarn, passando per i vicoli medievali e i tesori artistici del Palais de la Berbie ( Palazzo episcopale) , Albi racconta una storia ricca e svela un’anima vibrante. Scoprite il nostro itinerario e preparatevi a immergervi nel cuore di una città straordinaria.

Il riconoscimento di Albi come patrimonio mondiale si deve al centro storico, testimonianza ben conservata di un passato medievale. La città si è sviluppata intorno all’imponente cattedrale e al palazzo episcopale, in un perfetto equilibrio tra forza difensiva e raffinatezza architettonica.

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Città episcopale di Albi © CRTL Occitania / Dominique VIET

La città episcopale si estende su 19 ettari e comprende quattro monumenti emblematici. Ciascuno di questi luoghi racconta l’evoluzione di Albi nel corso dei secoli, tra influenze gotiche, vestigia medievali e innovazioni artistiche.

È impossibile parlare di Albi senza citare la cattedrale di Santa Cecilia, una vera e propria fortezza in mattoni che domina la città. Costruita a partire dal 1282 per affermare il potere della Chiesa contro i Catari, è un esempio unico di architettura gotica meridionale. Dietro l’aspetto austero, l’interno svela una straordinaria ricchezza decorativa e ospita il più grande affresco del Giudizio Universale al mondo. Un autentico tesoro d’arte e di storia, imperdibile durante la visita ad Albi.

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Cattedrale di Santa Cecilia, ad Albi © CRTL Occitania / Viajandoconmami

Un’ altra curiosità: dal 1988, una coppia di falchi pellegrini nidifica ogni anno nel campanile della cattedrale. Un sorprendente omaggio alla natura, nel cuore della città medievale.

Custodita con cura nella mediateca di Albi, la Mappa Mundi, risalente all’VIII° secolo, è tra le più antiche rappresentazioni conosciute del mondo. Inserita nel registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO nel 2015, questa rarissima mappa offre una testimonianza preziosa della visione medievale del globo, ben prima delle grandi scoperte geografiche.

Anche se l’originale è riservato ai ricercatori, una copia è esposta nel Tesoro della Cattedrale di Santa Cecilia, dove tutti possono ammirare questo straordinario pezzo di storia medievale.

Il Palais de la Berbie, un altro gioiello del centro storico, è stato costruito nel XIII° secolo come una fortezza militare, per poi essere trasformato. Oggi ospita il Museo Toulouse-Lautrec, dedicato all’artista di Albi, noto per i suoi manifesti e dipinti che immortalano la vita parigina della Belle Époque. 

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Palais de la Berbie, ad Albi © CRTL Occitania / Christine CHABANETTE

I recenti lavori di restauro hanno restituito nuova vita a spazi storici come la galleria di Amboise, con i suoi affreschi del XV° secolo, i saloni d’onore del XVII° secolo e i giardini terrazzati, che offrono una vista mozzafiato sul Tarn. Una tappa imperdibile per gli appassionati di storia e d’arte.

Con un’ armoniosa combinazione di pietra e mattoni, la chiesa di Saint-Salvi è un perfetto esempio del dialogo tra lo stile romanico e quello gotico. Il chiostro, autentico angolo di pace, invita alla contemplazione.

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© CRTL Occitania / Dominique VIET

I restauri hanno riportato alla luce tesori inaspettati, offrendo una nuova prospettiva sulla storia di Albi. Affreschi del XVI° secolo, rimasti nascosti per secoli sotto strati di vernice, hanno ritrovato il loro splendore originario, svelando scene e motivi di straordinaria raffinatezza. Un prezioso insieme scolpito in legno policromo, risalente al XV° secolo, testimonia del savoir-faire degli artigiani dell’epoca e si impone oggi come uno dei pezzi forti del patrimonio locale. Quanto al carillon storico, continua a scandire la vita della città con le sue melodie che risuonano tra i vicoli del centro.

Costruito nell’XI° secolo, il Ponte Vecchio di Albi attraversa il Tarn da quasi 1000 anni. Inizialmente fortificato e successivamente ampliato nel XIX° secolo, è oggi uno dei ponti più antichi di Francia ancora in uso. Attualmente in fase di restauro (dal 2023), tornerà presto al suo antico splendore, rafforzando il ruolo di ponte tra passato e modernità che incarna.

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Ponte vecchio di Albi © CRTL Occitania / Dominique VIET

Il Tarn scorre ai piedi della città di Albi. Per un’immersione fuori dal tempo, salite a bordo di una “gabarre”, l’imbarcazione tradizionale a fondo piatto che un tempo solcava il fiume per trasportare le merci. Vista dall’acqua, Albi svela un volto inedito: la sua architettura in mattoni rossi si riflette nelle acque calme, offrendo uno spettacolo suggestivo lungo i meandri del Tarn.

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Albi © CRTL Occitania / Les_Coflocs

Navigare sul Tarn permette di riscoprire la città episcopale da una nuova prospettiva, con la maestosità della cattedrale di Santa Cecilia e del Palais de la Berbie che si ergono imponenti sulle rive. È anche un viaggio nel tempo, tra i resti delle antiche attività fluviali, testimonianza di un’epoca in cui il fiume era il cuore pulsante del commercio di Albi. Oltre al patrimonio, il Tarn svela una natura incontaminata, dove i riflessi dorati delle scogliere si alternano a distese verdeggianti. La navigazione si trasforma così in un viaggio senza tempo, scandito dalla presenza di aironi cenerini, martin pescatori e libellule.

Tra patrimonio e natura, Albi vi offre un’esperienza indimenticabile, da vivere lungo il fiume e nel cuore della città storica. Classificata patrimonio dell’umanità, Albi non è solo un vestigio del passato: è una città viva, dove storia e cultura si intrecciano con il presente. Tra monumenti maestosi, passeggiate sul Tarn e mostre d’eccezione, ogni turista troverà qualcosa capace di stupirlo.

Pronti a visitare Albi? Scoprite le maisons Teritoria presenti nella regione sul nostro sito web e organizzate il vostro soggiorno con il nostro programma fedeltà. Per altre ispirazioni, iscrivetevi alla nostra newsletter e lasciatevi sorprendere da altre esperienze uniche da regalare o da vivere.

Di Emilie Fallot Nguyen

City break: un week-end lungo a… Milano

Di Nadia Hamam

Esattamente 10 anni fa, Milano ha dato il benvenuto in grande stile all’Esposizione Universale. Sei mesi di stravaganza che hanno incantato 20 milioni di visitatori. Cosa è rimasto? Veri e propri tesori! Infrastrutture rinnovate, quartieri emergenti, percorsi nascosti che solo lei conosce… la capitale lombarda è completamente trasformata.

La Triennale Milano, che si tiene ogni tre anni sin dal 1923, è un grande evento internazionale di design e architettura. Numerose mostre rendono la città ancora più incantevole.

city break a milano expo triennale

Un altro indirizzo imperdibile per gli amanti dell’arte è la Fondazione Prada. A sud di Porta Romana, lo studio OMA di Rem Koolhaas ha ridato vita a una vecchia distilleria trasformandola in…

city break a milano

La vecchia periferia si è trasformata nel quartiere SouPra (South of Prada), un quartiere alla moda dove gli uffici di aziende famose come Bottega Veneta riconvertono vecchi edifici industriali in spazi moderni. Il tutto ai margini della città, con il parco della Vettabbia dal delizioso profumo di campagna. 

city break milano vista dall'alto della città

Edifici in stile Art Nouveau, Liberty o Neoclassico… A Milano, gli stili si susseguono ma non si assomigliano. Porte, colonne, cortili interni, scale o pavimentazioni, occhi in all’erta: si colgono i segni distintivi che plasmano l’essenza moderna dei quartieri eleganti di Milano. Ci si meraviglia davanti al genio di architetti e designer come Gio Ponti (il grattacielo Pirelli è opera sua) o Piero Portaluppi, che all’inizio del XX° secolo hanno firmato le più belle case-museo della città. Dalla storica pietra bianca al vetro futuristico, basta un battito di ciglia! Dopo la città vecchia, si va verso il nuovo quartiere degli affari Porta Nuova e il complesso residenziale CityLife. Questi quartieri punteggiati da edifici-foreste stanno cambiando profondamente la città. Gli edifici degli architetti di fama mondiale Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind elevano il quartiere dell’ex Fiera. Per cogliere la varietà e la ricchezza delle loro prospettive, sali al 39° piano della torre panoramica Palazzo Lombardia. In lontananza potrai scorgere la bellezza della città antica. Un magnifico contrasto!

Nervetti, paté di fegato, gnocco fritto…  Assaporare la vera cucina meneghina (milanese), è un’opportunità straordinaria e va ben oltre l’ossobuco e il risotto allo zafferano.

city break a milano, stradine

Le tipiche trattorie offrono gli autentici piatti della cucina transalpina: i mondeghili, polpette di carne fritte nel burro, la cotoletta alla milanese, il cervello di vitello fritto, i ravioli al brasato o la Cassoeula, senza dimenticare, per dessert, il Torroncino gelato alle nocciole.

city break a milano, piazza

In più delle cucine “come a casa”, indirizzi stellati come BU:R fanno riscoprire con brio il patrimonio gastronomico regionale. Vuoi portare a casa delle specialità locali di alta qualità? Fai un salto al banco della gastronomia Peck per bere un cappuccino dal gusto unico prima di fare le valigie.  

city break a milano, vista dall'alto del duomo di milano
milano galleria vittorio emanuele

Per goderti la Milano insolita, metti scarpe comode o monta in sella di una Bikemi, la versione locale delle bici a noleggio. Vicino a Piazza Vetra, epicentro della movida milanese, i murales raccontano la storia della città. Gli igloo di Via Lepanto, costruiti nel 1946 dall’ingegnere Mario Cavallè, sono come degli UFO urbani.

milano

Da un marciapiede all’altro, la via più stretta di Milano, via Bagnera, accano al Duomo, teatro delle gesta del primo serial killer italiano, o ancora le vedovelle, fontane tipiche milanesi; il mosaico del Duce senza volto nella stazione centrale di Milano o la Cà dell’oreggia, casa dell’orecchio, in via Serbelloni 10.

city break a milano
milano i navigli

Le storielle che girano intorno a queste grandi opere sono affascinanti. Dedica il tardo pomeriggio a un itinerario cult nel quartiere emergente Navigli, in piena rinascita. Segui i canali fino alla periferia: una pista ciclabile collega parchi e siti storici. Al ritorno, goditi un aperitivo (a pochi euro, con buffet a volontà) in una delle trattorie della Darsena!  

Grand Hotel et de Milan 

Si respira un’atmosfera speciale in questa tipica maison dell’aristocrazia milanese, inaugurata nel 1863. Situata in centro, è ancora oggi l’indirizzo preferito di personaggi di spicco che cercano raffinatezza e intimità. Don Carlos o il Caruso, questi due ristoranti, offrono un’immersione golosa nelle tradizioni culinarie locali. 

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Via Alessandro Manzoni, 29, Milano (20121) 

Tel. : +39 02 723141 

BU:R

Benvenuti nel mondo frizzante di Eugenio Boer! La sua creatività si esprime in mille modi, mescolando idee diverse. Ispirate alla storia, all’arte e alle origini milanesi e olandesi dello chef, le sue creazioni sono momenti di puro piacere. Una stella Michelin.  

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Via Mercalli Ang. Via San Francesco d’Assisi, Milano (20122) 

Tel. : +39 02 62 06 53 83 

Lasciati ispirare dai suggerimenti di Teritoria, una community di albergatori e ristoratori indipendenti che dal 1975 si impegna per un turismo più sostenibile. Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere le nostre ispirazioni di viaggio, come questa dedicata al city break a Milano, direttamente nella tua casella di posta elettronica. 

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Vandea: scoprite i tesori della Venezia Verde

Foto di copertina © CRTL Vandea Espansione / Alexandre LAMOUREUX

La Vandea, affacciata sulla costa atlantica, offre 82,1 km di paesaggi vari: dalla costa selvaggia alle pittoresche paludi, fino ai fiumi tranquilli. Vero e proprio gioiello del patrimonio naturale francese, il territorio può essere esplorato a piedi, in bici, in barca o persino a cavallo. Segute il nostro itinerario esclusivo attraverso Les Sables-d’Olonne, il Marais Poitevin e le rive dello Yon, per immergervi completamente nella natura della Vandea.

Quando pensate a una vacanza in Vandea, vi viene subito in mente Les Sables-d’Olonne. Volete evitare la folla di turisti? Scoprite il nostro itinerario.

Situata sulla Côte de Lumière(Costa della Luce), la città di Les Sables-d’Olonne è una delle principali mete turistiche della Vandea e punto di partenza della celebre regata Vendée Globe. Il clima mite e i 105 km² di spiagge e sentieri costieri la rendono una destinazione ideale per una vacanza in famiglia o con gli amici.

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Sables d’Olonnes © Alexandre LAMOUREUX

Per scoprire la città da una prospettiva diversa, seguite la baia e immergetevi in un ambiente naturale incontaminato, tra scogliere a picco sul mare e panorami mozzafiato sull’Atlantico. Scegliete tra numerose attività all’aria aperta per esplorare il litorale della Vandea: escursioni a piedi, in bicicletta, sui pattini o a cavallo.

La scoperta Teritoria: visita del quartiere dell’Île Penotte! Immergetevi nell’universo artistico di questo quartiere atipico dove le facciate delle case sono decorate con affreschi di conchiglie. Una passeggiata che vi sorprenderà e vi farà tornare bambino!

Il Marais Poitevin: una gita in barca nel cuore di una natura incontaminata

Il Marais Poitevin, classificato Grand Site de France, è un labirinto d’acqua circondato da frassini secolari e prati umidi. Salite a bordo di una barca tradizionale per una tranquilla navigazione attraverso questa zona soprannominata la “Venezia Verde”.

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Marais Poitevin © Simon Bourcier

Da non perdere nel Marais Poitevin: lasciatevi guidare da un battelliere che vi racconterà la storia e le leggende della palude. Osservte la fauna e la flora tra aironi, lontre, libellule e piante acquatiche.

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Le Saline © Simon Bourcier

Per gli appassionati di storia e cultura locale, consigliamo una sosta alle Saline. Per scoprire la storia del sale della Vandea, un savoir-faire ancestrale ancora praticato oggi, partecipate alla raccolta insieme agli artigiani salinai e ripartite con il vostro sale!

Gli amanti delle escursioni troveranno il loro paradiso lungo lo Yon, un fiume che si snoda tra boschi, mulini e formazioni rocciose, offrendo infinite possibilità di esplorazione.

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Sentiers du Néflier © Simon Bourcier

Dal punto di partenza del Sentiero del Nespolo, presso la Maison des Libellules a Chaillé-sous-les-Ormeaux, potrete scegliere tra due percorsi: dirigendovi verso il Mulino di Rambourg, scoprirete un antico edificio restaurato e oggi aperto al pubblico; proseguendo invece verso l’Île de la Merlerie, vi attenderà un’oasi di natura incontaminata, ideale per una pausa rilasante in riva all’acqua.

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Chaos du Piquet © Simon Bourcier

Il Chaos du Piquet: un’escursione di 4 km tra ruscelli, boschi e resti storici. Un vero e proprio tuffo nel passato della Vandea!

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Pointe du Payré © Julien Gazeau

La Pointe du Payré: un sentiero di 4,7 km tra terra e mare che offre un panorama spettacolare sull’oceano e sulle dune selvagge.

Che siate appassionati di escursionismo, natura o patrimonio culturale, la Vandea è la destinazione ideale per una vacanza fuori dal comune. Tra i suoi paesaggi costieri, le sue misteriose paludi e i suoi fiumi tranquilli, questa regione affascina gli amanti della natura e dell’autenticità.

Trova tela maison ideale in Vandea e vivete un’esperienza unica nel cuore della natura con il nostro sito web. Iscrivetevi al nostro programma fedeltà e approfittate di premi esclusivi ad ogni soggiorno.

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Di Emilie Fallot Nguyen

Nantes: viaggio nel cuore di una città tra storia e modernità

Foto di copertina © Getty Images

Nantes, città natale di Jules Verne, è un invito al viaggio, un luogo dove storia, cultura e immaginazione si intrecciano per offrire un’esperienza unica. Tra un ricco patrimonio, spettacolari installazioni artistiche e spazi verdi eccezionali, la capitale dei Paesi della Loira promette una visita affascinante. Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte o semplicemente alla ricerca di un city break, Nantes saprà conquistarvi.

Il Castello dei Duchi di Bretagna, vero gioiello medievale, è una tappa da non perdere se volete capire la storia della città.

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Castello dei Duchi di Bretagna © Andrey X

Classificato come monumento storico nel 1862, il castello ospita oggi il Museo di Storia di Nantes. Proprio qui, nel 1598, Enrico IV firmò l’Editto di Nantes, un documento fondamentale che garantiva la libertà religiosa. Passeggiando lungo i bastioni, potrete godervi una vista panoramica sulla città, mentre le mostre vi faranno rivivere i momenti più significativi della storia di Nantes, dalla tratta degli schiavi allo sviluppo industriale.

Rappresentato da una linea verde che si snoda attraverso la città, Le Voyage à Nantes (Il Viaggio a Nantes) è un invito a scoprire la città da prospettive insolite. Il percorso attraversa luoghi emblematici e opere contemporanee, alternando patrimonio architettonico e installazioni artistiche, sia temporanee che permanenti. Che si tratti di edifici storici o di creazioni audaci, ogni tappa rivela un aspetto singolare di Nantes.

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Nantes © Andrey X

Una delle grandi novità: il percorso sarà accessibile sia d’estate che d’inverno. Un’esplorazione notturna inedita permetterà di scoprire le installazioni sotto una luce speciale, che trasforma la città dopo il tramonto. Le rive della Loira, il quartiere Feydeau e persino alcuni angoli nascosti accoglieranno performance effimere, proiezioni luminose e allestimenti interattivi.

Anche le Macchine dell’Isola di Nantes parteciperanno con una sorpresa meccanica ancora segreta, che arricchirà l’universo fantastico di questo luogo iconico. L’edizione 2025 di Le Voyage à Nantes trasformerà la città in un laboratorio artistico vivente, dove patrimonio e creazione contemporanea si fondono per offrire ai visitatori un’esperienza davvero unica.

Le prime testimonianze del porto di Nantes, un tempo chiamato Portus Namnetum, risalgono all’antichità. Nel suo periodo di massimo splendore contava fino a 6.000 lavoratori, ed era uno dei porti più importanti della Francia.

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Porto di Nantes © Getty Images / Pixilated Planet

Nonostante le attività portuali siano state interrotte nel 1987, le tracce di questo ricco passato sono ancora visibili. Tra queste, le gru Titan, classificate monumenti storici dal 2005, dominano ancora il paesaggio di Nantes e testimoniano l’importanza dell’acqua nello sviluppo della REGIONE.

Le Macchine dell’Isola di Nantes: un mondo meccanico e fantastico

Tra l’immaginazione di Jules Verne, l’ingegneria di Leonardo da Vinci e il passato industriale della città, la sfilata delle Macchine dell’Isola di Nantes è diventata un’attrazione iconica. Il suo parco di invenzioni e animazioni, meno conosciuto, svela creazioni meccaniche spettacolari che affascinano grandi e piccini. Tra le più impressionanti, il Grand Éléphant (grande elefante), un’imponente creatura meccanica alta 12 metri, passeggia per la città trasportando i visitatori sulla sua schiena. Secondo la leggenda, fu proprio su un elefante che, nel 1489, le chiavi di Nantes furono consegnate ad Anna di Bretagna, rendendo così l’elefante l’emblema della città.

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Grand Eléphant Nantes

Scoprite la storia delle celebri Macchine dell’Isola di Nantes diversamente, visitando l’Atelier. Immergetevi nella Galleria delle Macchine, un vero laboratorio dove ingegneri e artigiani danno vita a incredibili creature meccaniche. Lasciati stupire ed entra negli Atelier, il dietro le quinte di questo affascinante progetto, dove nascono opere spettacolari. Un luogo unico, dove sogno e ingegneria si incontrano per un’esperienza indimenticabile.

La Torre LU: uno dei simboli di Nantes trasformato in spazio culturale

L’antica torre pubblicitaria della biscotteria LU, la Tour LU, costruita nel 1909, è oggi uno spazio dedicato all’arte. Restaurata nel 1998, ospita il Lieu Unique, un centro di arti performative che unisce teatro, musica, danza e mostre.

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Torre Lu Nantes © Getty Images / Julen Arabaolaza

Quest’affascinante ristrutturazione permette di ripercorrere la storia dei biscotti LU attraverso un percorso storico e un archivio dedicato. Dall’alto della torre, la vista panoramica sui tetti di Nantes è semplicemente spettacolare!

Il Jardin des Plantes: un’oasi verde nel cuore della città

A due passi dalla STAZIONE di Nantes, il Jardin des Plantes (giardino botanico) si estende su sette ettari e ospita più di 10.000 specie vegetali.

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Jardin des plantes Nantes © Andrey X

Questo giardino botanico, uno dei più ricchi di Francia, è una vera miniera di curiosità: il pino di Wollemi, una specie rarissima dell’Australia scoperta nel 1994, e la magnifica Magnolia Grandiflora, arrivata in Europa a Nantes nel 1711. Lasciatevi sorprendere dalle 600 varietà di camelie, che si sono adattate al clima di Nantes, e ammirate il Tulipier della Virginia, piantato 200 anni fa e classificato 1000° Albero Notevole di Francia. Non perdetevi la magnifica serra tropicale, che ospita orchidee esotiche e piante carnivore. Un’oasi di pace ideale per una pausa nella natura nel cuore della città.

Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte o alla ricerca della natura, Nantes vi conquisterà. Con il suo castello ricco di storia, il patrimonio portuale, le monumentali creazioni artistiche e i rilassanti spazi verdi, la città rivela una ricchezza insospettabile a ogni angolo.

Volete scoprire Nantes? Visitate le nostre strutture Teritoria nella regione sul nostro sito web. Organizzate il vostro soggiorno iscrivendovi al nostro programma fedeltà e ricevete un regalo per aver viaggiato con Teritoria. In cerca di altre destinazioni? Seguite tutte le nostre novità con la nostra newsletter e scoprite altri luoghi da visitare per voi o da regalare nella nostra boutique online.

Di Emilie Fallot Nguyen

Cosa fare a maggio : fughe primaverili tra natura e territorio

Che sia per un soggiorno nel cuore dei vulcani di Alvernia o per un’immersione sensoriale nella Champagne, Teritoria ti propone esperienze uniche, che comprendono benessere, patrimonio e rispetto del territorio.

Se stai pensando a cosa fare a maggio, per vivere un’autentica fuga, il Manoir de la Manantie, in Alvernia, è il luogo ideale. A soli pochi chilometri da Clermont-Ferrand, quest’elegante residenza del XIX° secolo con camere spaziose dall’arredamento raffinato, circondata da 12 ettari di parco all’inglese, offre un incantevole paesaggio per godersi i primi giorni primaverili

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Dal 7 aprile al 14 settembre 2025, l’offerta speciale del programma fedeltà premium ti permette di beneficiare di uno sconto del 20% sulla tariffa Bed&Breakfast  per ogni soggiorno di quattro notti o più, con una bottiglia di vino locale inclusa. È l’occasione perfetta per percorrere la strada dei castelli dell’Alvernia, scoprire le chiese romane e fare un’escursione sulla chaîne des Puys (letteralmente in italiano: catena dei Puys), inserita nel patrimonio mondale dell’UNESCO. I più curiosi potranno scoprire Thiers, città storica della coltelleria, e cimentarsi nell’arte di realizzare il proprio coltello chiudibile. Per un soggiorno ancora più rilassante, gli appassionati di turismo lento apprezzeranno le attività di benessere proposte dai collaboratori locali. 

Codice promozionale: SAISON25 – Offerta soggetta a disponibilità. 

Quest’anno, la Maison de Champagne Henri Giraud e il Manoir Henri Giraud celebrano 400 anni di storia e di savoir-faire, patrimonio trasmesso dalla sua creazione nel 1625 nel borgo di Aÿ. Oggi, sotto la guida di Emmanuelle Giraud – tredicesima generazione della famiglia – questa residenza d’eccellenza conserva intatto il suo carattere autentico, continuando al tempo stesso a guardare al futuro con impegno e rispetto per il territorio della Champagne. 

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Il Manoir Henri Giraud, nato come un’oasi di pace, offre ai suoi ospiti un’immersione unica dove natura e benessere diventano protagonisti. Ispirata allo shinrin-yoku, l’arte giapponese del bagno di foresta, la spa offre trattamenti esclusivi come la Craÿothérapie: una variante della crioterapia che utilizza il gesso della Champagne, noto per le sue proprietà lenitive e rigeneranti. Questo legame profondo con la natura attraversa anche la filosofia della residenza, impegnata nella tutela della foresta delle Argonne, da cui proviene la quercia utilizzata per le botti in cui affinano gli champagne Henri Giraud. 

Per celebrare questo straordinario anniversario, il maniero organizza dei workshop immersivi che permettono ai visitatori di scoprire l’arte dell’invecchiamento nelle botti di quercia, di esplorare la ricchezza aromatica delle cuvées emblematiche e di approcciarsi a rituali di benessere ispirati agli elementi naturali del territorio. Soggiornare al Manoir Henri Giraud a maggio 2025, è l’occasione di immergersi nel cuore di un patrimonio viticolo d’eccezione, dove tradizione, innovazione e rispetto dell’ambiente si fondono per offrire un’esperienza unica nella Champagne.

Stai ancora pensando a cosa fare a maggio per goderti appieno questa bella stagione? Teritoria ti accompagna nella scoperta di esperienze uniche e di strutture impegnate nell’arte di accogliere in modo autentico. 

Lasciati ispirare per le tue prossime fughe iscrivendoti alla nostra newsletter e ricevi in anteprima i nostri migliori indirizzi e le nostre offerte esclusive. Offri un’esperienza indimenticabile ai tuoi cari e scopri la nostra boutique online, dove ogni soggiorno e cofanetto racconta una storia. Per prolungare l’avventura e beneficiare di vantaggi esclusivi, iscriviti gratuitamente al nostro programma fedeltà e trasforma ogni viaggio in un ricordo ancora più prezioso.

Fai di maggio un mese di evasione indimenticabile con Teritoria.